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Il calcio femminile risponde coi fatti a Belloli: niente finale di Coppa Italia

Protesta delle giocatrici dopo le parole di Felice Belloli, presidente della LND: non si gioca Brescia-Tavagnacco. "E vogliamo la separazione dalla LND".

Redazione

"Le parole sono importanti, direbbe Nanni Moretti. Quelle pronunciate da Felice Belloli, presidente della LND, la scorsa settimana, se confermate assumono i contorni della vergogna: "Basta dare soldi a queste quattro lesbiche" avrebbe detto in riferimento al calcio femminile. Tanto da scatenare la reazione delle calciatrici. Verbale, ma non solo.

"La finale di Coppa Italia in programma sabato tra Brescia Tavagnacco, infatti, non si disputerà. Decisione delle giocatrici dei due club e non solo, presa nell'incontro svoltosi oggi a Milano con gli allenatori del movimento. I presenti "all'esito della riunione, hanno manifestato la volontà di non giocare la finale", fa sapere l'Associazione Italiana Calciatori (AIC) attraverso il proprio sito ufficiale.

""Ferme restando le necessarie dimissioni del presidente Belloli, infatti - continua il duro comunicato - le calciatrici e gli allenatori ritengono che sia giunto il momento, dopo 30 anni di inefficienza ed immobilismo, di dare autonomia al calcio femminile uscendo dalla Lega Nazionale Dilettanti".

"Una separazione che "permetterebbe di gestire tutto il movimento dal vertice alla base attraverso una filiera unica. Le componenti tecniche chiedono con forza alla Federazione Italiana Giuoco Calcio di essere coinvolte in maniera attiva in questo processo di cambiamento".

"La non disputa della finale inizialmente prevista per sabato, insomma, è soltanto uno degli aspetti di una reazione più ampia, definitivamente scatenata dalle parole di Belloli ma covata da temp