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Calcio: Business da 2,7 miliardi, 388 milioni di perdite

Un valore totale di 2.7 miliardi di euro, debiti per tre miliardi e mezzo, e una perdita nell’ultima stagione di 388 milioni: ecco in ‘pillole’ lo stato di salute economico del calcio italiano, secondo il ‘Report 2013’

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Un valore totale di 2.7 miliardi di euro, debiti per tre miliardi e mezzo, e una perdita nell'ultima stagione di 388 milioni: ecco in 'pillole' lo stato di salute economico del calcio italiano, secondo il 'Report 2013' (al 30 giugno 2012) elaborato dal Centro Studi della Figc diretto da Michele Uva, in collaborazione con Arel e PricewaterhouseCoopers: - Il totale del valore della produzione nel 2011-2012 e' pari a circa 2.7 miliardi (+7% rispetto alla stagione precedente). I ricavi da stadio rappresentano solo il 9% del totale del valore della produzione delle societa' professionistiche. Le plusvalenze da cessione calciatori sono pari a 537 milioni (+21%) e rappresentano il 20% del valore della produzione. - La Serie A genera l'81% dei ricavi (82% nella stagione precedente), la Serie B il 14% (13%) e la Lega Pro il 5%. - I diritti tv incidono per il 37%. In serie A rappresentano il 43% dei ricavi mentre in Serie B il 20%. - Il costo della produzione e' di circa 3 miliardi (+ 4,4%). La perdita netta nel 2011-2012 e' pari a 388 milioni (-10% rispetto alla stagione precedente). - Il totale delle attivita' della Serie A al termine della stagione sportiva 2011-2012 e' pari a 3.471 milioni (+12,4%). - I debiti della Serie A sono pari a circa 2,9 miliardi (+8,8%), l'83% del totale delle passivita' della Serie A. I debiti finanziari pesano per il 32%. - Il patrimonio netto aggregato delle societa' e' sensibilmente migliorato (+43% rispetto al 2010-2011), portandosi a un livello di 287 milioni di euro.

(Fonte: ANSA)