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Cairo: “Il mio obiettivo è tenere tutti i giocatori, ma sarà difficile”

Intervenuto ad un incontro alla Cattolica di Milano, il presidente del Toro ha risposto a diverse domande

Redazione

Urbano Cairo, presidente del Torino, confessa che non sarà facile tenere tutti i giocatori , nonostante farà il possibile per riuscirci. Il patron del club granata ha partecipato ad un incontro alla Cattolica di Milano, dove ha risposto ad alcune domande degli studenti. Ha fatto sapere che "se un giocatore mi chiede, anche quest'anno come me l'hanno chiesto l'anno scorso, di essere ceduto perché ha una grande opportunità, diventa molto difficile poterlo tenere ancora", ma ha detto che può accadere che si verifichi la situazione in cui "io avevo assicurato che avrei dato la possibilità a una mezza promessa se ci fosse stata l'occasione della vita". Ancora: "Il mio obiettivo è tenerli tutti, anche se probabilmente non sarà possibile tenere proprio tutti. Però l'importante è avere giocatori sempre motivati. La motivazione è la cosa fondamentale in tutte le cose della vita. Un giocatore bravissimo ma non motivato ti rende il 50%. Un giocatore meno forte ma motivato da il 100%". Quando gli viene chiesto del direttore sportivo e dell' allenatore risponde: "Abbiamo con Giampiero Ventura e Gianluca Petrachi un contratto che dura fino a giugno 2016 e quindi non c'è questa urgenza di metterli sotto contratto. Ne parleremo con tutta calma. Oggi i giornali ne parlano molto, sapendo che il mercato di allenatori e giocatori è molto interessante per chi legge. Però io sinceramente non credo che ci sarà nessun tipo di cambiamento". Continua il presidente: "Ventura è con noi dal 2011, ha fatto benissimo, non aveva mai fatto così bene in carriera ed è rimasto quattro anni quando generalmente la sua permanenza media era intorno a due stagioni, con la prima ottima e la seconda abbastanza negativa. Credo che tra noi ci sia un rapporto molto stretto e positivo e credo lui stesso sappia quanto la società gli ha dato e quanto lui ha dato a noi",  concludendo: "Lui va bene per noi e noi per lui".