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Brasile, Scolari: “Sono preoccupato per Julio Cesar. Ha bisogno di giocare”

‘‘Sono preoccupato per Julio Cesar, e lui lo sa. Se possibile, lui deve mettersi in testa che l’importante e’ giocare, non importa se in seconda, terza o quarta divisione.

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''Sono preoccupato per Julio Cesar, e lui lo sa. Se possibile, lui deve mettersi in testa che l'importante e' giocare, non importa se in seconda, terza o quarta divisione. Io prima di fare le convocazioni per i Mondiali voglio vedere gente che gioca, come lo fa e se sono nelle giuste condizioni di forma''. La situazione del portiere della nazionale brasiliana preoccupa il ct Luiz Felipe Scolari, che parla alla vigilia dell'amichevole con la Svizzera e sottolinea come ''chi tiene alla Selecao deve pensare anche alla nazionale e non solo ai soldi. E' inutile ottenere tanti soldi, se poi si rimane fuori e non si gioca. Io per fare le mie convocazioni sono interessato a gente che scenda in campo con regolarità''.

Fra coloro che sono a rischio, fa capire Scolari, c'e' proprio Julio Cesar, retrocesso in Championship (la serie B inglese) con Il Queens Park Rangers e ora fuori squadra in attesa di una sistemazione, che non trova perche' non vuole abbassarsi l'ingaggio che percepisce a Londra, ovvero 3,5 milioni di euro. ''Mi interessa gente che giochi regolarmente nel proprio club, fosse anche di serie D - insiste 'Felipao' -. Chiunque voglia stare qui con me deve pensare alla Selecao e non solo ai soldi. La Confederations Cup e' stata un'esperienza bellissima, ma appartiene al passato e siamo su altre strade. I miei calciatori, e quelli che aspirano a entrare nel gruppo, devono ricordarsi che possono succedere tante cose, e che ci sono casi di gente che va in club ma poi non gioca con regolarita', oppure altri che rimangono dove sono ma 'cadono in disgrazia'. In ogni caso, non contano solo i soldi: possono dartene tantissimi, ma poi se poi rimani in panchina forse non ne vale la pena, almeno nella stagione che precede il Mondiale che giocheremo in casa''.

''Con me nessuno e' sicuro del posto - spiega Scolari -. Abbiamo giocato bene a giugno, ma ora chi vuole essere convocato deve fare altrettanto nel proprio club. Questo vuol dire, lo ripeto, essere impiegati con regolarita': qualche calciatore con me ha guadagnato credito, ma e' come i soldi i banca, possono finire. Cosi' potrebbe trovare spazio chi non e' stato convocato le ultime volte ma gioca e si mette in evidenza''. Come dire, forse, che se Ronaldinho, fresco vincitore della Libertadores con l'Atletico Mineiro, se continua cosi' puo' sperare di rientrare nel gruppo, anche se Scolari non nomina mai l'ex idolo del Barcellona.(ANSA)