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Abodi: “Mai avuto pressioni da Lotito”

Intervento radiofonico del presidente della Lega Serie B

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"Ha fatto una valutazione detta nel modo sbagliato, con criteri sbagliati, rappresentando un modello di calcio che non è il mio. Il mio modello di riferimento è quello delle promozioni e retrocessioni che non tengono conto del bacino d'utenza. Per noi la qualità del calcio è importante, per le tv contano altri fattori. Non sono convinto che il problema sia il bacino di utenza ma semmai per l'infrastuttura. La qualità del sistema calcio non dipende dal bacino d'utenza ma dai valori umani". Cosi il presidente della Lega Serie B, Andrea Abodi, intervenuto ai microfoni di Radio24 durante la trasmissione Tutticonvocati, ha risposto a chi ha chiesto un parere sulla frase di Lotito.

"In altri paesi europei ci sono realtà più piccole delle nostre che però si inseriscono alla perfezione perché i loro sistemi sani. Il meccanismo delle retrocessioni e promozioni è fondamentale. Non si può fare calcio italiano come l'NBA. Il contratto della Premier fa impallidire tutti gli altri. Ma l'elemento determinante è la combinazione di fattori di ricavo. Da noi quasi tutti i ricavi derivano dai diritti tv. In Inghilterra ci sono altri fattori di ricavo". Continua sempre in risposta alle domande poste dagli ascoltatori del programma: "Lotito non mi ha mai fatto pressioni per favorire squadre con bacino d'utenza più importante di altre".

Sul rapporto col pubblico: "La verità è che le analisi fredde rischiano di diventare poco produttive, dobbiamo lavorare per continuare ad intercettare l'attenzione del pubblico. Bisogna ricostruire il prodotto e il modello per andare incontro alle esigenze dei tifosi, che sono fondamentali per il calcio".

Conclude l'intervento: "Ho un elemento di serenità di fondo, ed è la fiducia nella classe arbitrale. Ribadisco ho grande fiducia negli arbitri che sono organi terzi rispetto alle leghe e alla federazione". "Le affermazioni dei dirigenti di Spezia e Catania non le condivido assolutamente. Gli arbitri sono in buona fede. Non è il capo del calcio italiano. Tutti organi sono importanti".