''Ho ricordato ai club che il livello di contrasto e' ancora troppo basso. Contro il razzismo non basta mettere una maglietta o andare a istruire i bambini nelle scuole. Se non cambiamo il clima negli stadi questa partita l'abbiamo persa''.Giancarlo Abete, presidente della Federcalcio, manda un chiaro messaggio ai club chiedendo loro di intraprendere iniziative concrete per combattere il fenomeno delle discriminazioni negli stadi. ''Vogliamo dare molta piu' forza ai responsabili dei rapporti con le tifoserie all'interno dei club. Imporremo delle norme in sede di licenza Uefa affinche' questi si relazionino costantemente con le tifoserie. La sola norma non basta. Se non avremo la capacita' di espellere le persone che non meritano di stare nel sistema -avverte- perderemo questa partita''. Il n.1 di via Allegri spiega poi che la federazione mettera' a disposizione dei club un milione di euro per aiutare ed incentivare attivita' autonome per la crescita del rapporto con la tifoseria. ''Due o tre societa' hanno fatto un lavoro eccezionale nei rapporti con la tifoseria, una di queste e' la Fiorentina. Altri hanno dato un nome ma hanno fatto ben poco. Noi dobbiamo dare concretezza a queste situazioni''.
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Abete: “Ho ricordato ai club che il livello di contrasto al razzismo è ancora troppo basso”
”Ho ricordato ai club che il livello di contrasto e’ ancora troppo basso. Contro il razzismo non basta mettere una maglietta o andare a istruire i bambini nelle scuole. Se non cambiamo il clima negli stadi questa partita...
"Il ricatto dei tifosi di far chiudere gli stadi? Se continueranno, gli organi giustizia sportiva potranno continuare a sanzionare quel tipo di settore chiudendolo per due, tre, dieci settimane, non c'e' un limite. Se ne possono stare a casa anche per tutto l'anno se hanno intenzione di continuare a comunicare disvalori". E' il monito del presidente della Figc, Giancarlo Abete, nei confronti di quelle frange di tifoseria che avevano minacciato di fare cori razzisti e far chiudere cosi' tutti gli stadi, solidarizzando cosi' con i supporters milanisti a seguito della squalifica di San Siro poi sospesa dalla Corte di Giustizia.
"Abbiamo sentito alcune curve, anche di grandi club - ricorda il numero uno della Figc - dire che la prossima volta avrebbero dato luogo a una situazione ripetuta di cori per chiudere l'intero stadio. Era questa una situazione intollerabile perche' cosi' si creavano condizioni per un danno generalizzato".Per questo Abete ricorda che, in virtu' della nuova norma, "la chiusura degli impianti resta ed e' possibile gia' alla prima valutazione", precisando che "questo dipende dall'intensita' del fenomeno".
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