Nicolò Zaniolo dopo l'exploit in giallorosso ha mostrato un periodo di calo nelle ultime partite. Del suo momento di forma e del futuro alla Roma, ne parla il padre Igor a Centro Suono Sport, durante "1927 La Storia Continua". Queste le sue parole:
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Zaniolo, il padre: “Non vuole andare via, ma se ci sono problemi societari non dipende da lui”
Poi aggiunge: "Ha quattro anni di contratto, non vedo motivo di cambiare. Date fiducia alla società, perché peggio dell'anno scorso non può andare, l'obiettivo è tornare in Champions"
"Nicolò è tranquillo. Quando la Roma ufficializzerà il nuovo ds, saremo sicuramente i primi ad esser chiamati". Queste le parole di Igor Zaniolo, papà del giovane gioiello giallorosso, ai microfoni di Centro Suono Sport, nel contenitore pomeridiano '1927 On Air':
Più forte Igor o Nicolò?
"Sicuramente Nicolò (ride). Lo dimostrano i fatti, ha esordito in Nazionale, in Serie A, ha segnato in Champions. Un inizio splendido. Quando esordii io in Serie A a Messina, decisi poi di andare a Salerno in B, perché non avrei trovato spazio con Zampagna ed altri arrivi. Ho giocato a Roma con la Cisco, ho conosciuto tanto tempo fa questa squadra"
Sta montando una certa critica nei confronti di Nicolò, perché a tuo giudizio?
"Nicolò sono due anni che non fa vacanze, l'anno scorso giocava in Primavera, si è ritrovato a vivere di tutto a livello emozionale, ci sta che arrivi un po' scarico a fine anno, poi a volte a mio giudizio ha giocato fuori ruolo, ma ci può stare un calo di rendimento. Ci vuole equilibrio, dal dargli la maglia numero 10 a definirlo un bluff, mi sembra esagerato"
Il ruolo migliore per Zaniolo?
"Secondo me lui dovrebbe giocare a sinistra nel suo piede, come mezzala in un centrocampo a tre. Diversi tecnici lo considerano tale, soprattutto Mancini. Poi nella Roma con Di Francesco e Ranieri per necessità si è adattato in altri ruoli, ha un impatto fisico importante ci sta che venisse adattato sulla fascia rispetto ad altri ragazzi, ad esempio Pellegrini non poteva finire sulla fascia".
Come sta vivendo queste ore un po' complicate Nicolò?
"E' tranquillo, non avverte il peso delle critiche, ci sta un momento particolare, come accade a tutti i calciatori, basta solo attendere che passi il temporale. Quello che ha fatto non gliel'ha regalato nessuno, è lui che fa la doppietta al Porto, i gol in A, gli esordi con giocate importanti".
Quando avete saputo che avrebbe esordito in Champions contro il Real?
"Ho pensato che fosse uno scherzo, all'inizio non l'ho vissuta benissimo perché temevo che potesse andare nel pallone subito, contro i mostri sacri del Real, invece ha retto il colpo bene e da lì è partita".
Si parla di scarso amalgama dei nuovi compresi i giovani nel gruppo dei senatori della Roma. E' vero?
"Per quello che ha vissuto Nicolò no, anzi. Ha da subito instaurato un rapporto forte con i big della Roma. Io so che era un gruppo abbastanza coeso, poi per tanti motivi non ha reso per quanto poteva e doveva, ma il gruppo era ottimo".
Perché all'Inter non hanno puntato su Nicolò?
"Lì è stata scaltra la Roma, l'Inter voleva Nainggolan a tutti i costi e la Roma è stata brava a prendersi Nicolò".
Quanto è stato importante per l'inserimento di Zaniolo, l'ausilio di Totti e De Rossi?
"Sono stati fondamentali, li hanno sempre consigliato, gli sono sempre stati vicino, gli hanno sempre dato consigli utili, accompagnandolo nella sua esperienza romana, facendogli capire cosa fosse la Roma"
Un primo Zaniolo in campo con Di Francesco lo abbiamo visto volare, poi con Ranieri un po' meno. E' importante il modulo? Con Fonseca potrà tornare ad esprimersi al massimo?
"Per un giovane è fondamentale la fiducia, Di Francesco ha capito che Nicolò avesse bisogno di fiducia, gliel'ha data mentre Ranieri per varie contingenze gliene ha data meno. Conosco poco Fonseca, ma vorrà una squadra di corsa, fresca, con un gioco offensivo, che si sposa perfettamente con le caratteristiche di Nicolò".
Si sente di dire qualcosa ai tifosi della Roma?
"Date fiducia alla società, perché peggio dell'anno scorso non può andare, l'obiettivo è tornare in Champions e quindi siate fiduciosi. C'è bisogno di esser tutti uniti per arrivare ai risultati, Roma non è una piazza facile, ma la squadra andrà sostenuta".
Rimarrà Zaniolo?
"Ha un contratto di quattro anni, non vedo motivo di pensare che vada via. Poi se ci sono altri problemi societari non dipende da lui, ha 4 anni di contratto e non vedo motivo per cambiare. Al momento non sappiamo ancora con chi parlare, il direttore sportivo non è stato ancora ufficializzato, appena sistemato l'organigramma della società sicuramente saremo i primi ad essere chiamati".
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