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Wijnaldum: “Grazie a Mourinho sono un giocatore migliore. Con me è stato fantastico”

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Le parole del centrocampista olandese: "La Roma mi ha aiutato molto durante il periodo del mio infortunio e mi è piaciuto molto giocare lì"
Redazione

Georginio Wijnaldum è tornato a parlare di Roma e non solo. Il centrocampista olandese ha rilasciato un'intervista al quotidiano francese L'Equipe nella quale ha avuto belle parole per Mourinho e per i mesi trascorsi a Trigoria. Queste le sue parole:

Su Mourinho. "La gente non lo conosce. Si dicono tante cose su di lui, ma è stato fantastico con me. Quando avevo bisogno di lui, potevo contare su di lui. Sono un calciatore migliore dopo che mi ha allenato".

Sull'esperienza a Roma. "È stata una stagione breve dopo l'infortunio alla tibia. È durata solo tre mesi e mezzo. Sono tornato a Roma solo a dicembre, dopo essere stato in Olanda per la riabilitazione. Il club mi ha aiutato molto in questo periodo e mi è piaciuto molto giocare lì"

Conosci il tuo futuro? "Non ancora. Devo vedere il PSG. Ci sono molte cose da chiarire. Poi vedremo. Sui media si legge che ci sarà un nuovo allenatore, ma non sembra del tutto chiaro".

Hai rimpianti per aver firmato con il PSG? "No, non mi pento. Accetterò di tornare se me lo chiederanno".

Se il club annuncia di volerti tenere, accetterai? “Sì, se lo dicono allora rimango. "

Il PSG è rimasto in contatto con te durante la stagione a Roma? "La scorsa estate il club mi ha messo da parte perché voleva che me ne andassi e io ho accettato. In quest'ultimo anno ho parlato più volte con Al Khelaifi e Luis Campos. Anche con molti medici del PSG che si sono preoccupati del mio recupero".

Puoi tornare al tuo livello? "Non posso dire di aver perso la fiducia, ma ho perso la gioia. Ho bisogno che la gente creda di nuovo nel mio gioco. Sono ancora lo stesso giocatore che ero al Liverpool".

Sulla difficile stagione vissuta a Parigi. "Sono arrivato in una nuova squadra, in una nuova città. La struttura del club era diversa da quella che ho vissuto al Liverpool. Tutto era nuovo per me e avevo bisogno di tempo per adattarmi. È stato molto difficile. Penso che un giocatore abbia bisogno di sentirsi amato in un club. Ha anche bisogno di gioia. Questo è ciò di cui ho bisogno".