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Viviani: “Tornare alla Roma sarebbe un sogno, ma voglio continuare a crescere”

Il centrocampista di proprietà della Roma, attualmente in prestito al Latina, ha aggiunto: "Nel calcio non si sa mai, devo proseguire la mia strada e arrivare a certi livelli: se sarà con la Roma sarò la persona più felice del mondo,...

Redazione

Tra i giovani in giro per l'Italia di proprietà della Roma c'è anche Federico Viviani. Ai microfoni di Sky Sport, il centrocampista in prestito al Latina ha parlato così: "Futuro? Non lo so perché fino a ora ho pensato solo a salvarmi con il Latina che era la cosa più importante. Vedremo cosa succede adesso, devo parlare con il mio agente e capire come andranno questi due mesi di mercato".

Inoltre, il mediano classe '93 ha rilasciato un'intervista ai microfoni dell'emittente radiofonica Tele Radio Stereo. Ecco le sue dichiarazioni:

""Derby? La vittoria della Roma è stata una grande gioia, ci voleva dopo mesi complicati. E' stata una bella emozione, anche se ho visto in diretta solo il primo tempo. Con Florenzi mi ci sento ancora, anche se non ci vediamo da un po': abbiamo legato molto, siamo molto amici ed è sempre bello quando ci sentiamo. Manteniamo comunque i rapporti. Giocare il derby a Roma è un'emozione unica, in quella maniera ancora di più: nel primo tempo è stato tra i migliori in campo. Pronto per il grande salto? A Latina ho trovato un ambiente perfetto. Dovevo fare un piccolo salto di qualità che credo di essere riuscito a trovare quest'anno. 

"Nessuno avrebbe messo un euro sulla nostra salvezza perché eravamo in difficoltà, ma da gennaio abbiamo cambiato marcia facendo 30 punti nel girone di ritorno. Il passato in giallorosso? E' stato difficile ritrovarmi in prima squadra, facendo 9 presenze, a 19 anni con grandissimi campioni. Poi ti ritrovi in Serie B l'anno dopo e purtroppo ho peccato un pochino di presunzione a livello incoscio, in ambienti completamente diversi. Quando sono arrivato qui ho capito che non erano più i tempi della bolla di sapone di Trigoria, c'era bisogno di diventare davvero un professionista vero ed è quello che mi ha portato a fare bene quest'anno.

Tornare alla Roma è un sogno? Ovviamente per un ragazzo che cresce nel settore giovanile, che arriva a giocare all'Olimpico con lo stadio e la curva piena è un sogno tornare a giocarci. Nel calcio non si sa mai, devo proseguire la mia strada e arrivare a certi livelli: se sarà con la Roma sarò la persona più felice del mondo, altrimenti andrà bene lo stesso perché l'obiettivo è quello di giocare, e per lungo tempo, in Serie A. Offerte? Fino a che non mi sono salvato con il Latina avevo chiesto al mio procuratore di non dirmi niente. Quello che sarà il mercato si vedrà nelle prossime settimane. Per me sicuramente è importante fare esperienza, crescere e lavorare: ho capito che se non lavori poi non hai risultati. Bisogna impegnarsi sul campo tutti i giorni, cercare di superare i propri limiti: questa è la cosa più importante. L'obiettivo è quello di giocare in Serie A, se sarà nella Roma ancora meglio. I miei difetti? Devo migliorare a mantenere i ritmi alti per tutta la partita. Ad essere dentro per tutti i 90 minuti e giocare ad alta velocità per tutto l'arco degli incontri. Si può migliorare anche sulla qualità ovviamente.

Il passato con Luis Enrique? Il tecnico spagnolo ha sempre dimostrato grande carisma. A Roma nonostante le critiche ha sempre portato avanti le sue idee e le sue scelte, nonostante la stagione non fosse andata benissimo. Non si è mai tirato indietro ed è tutto sintomo di grande personalità: avere come primo incarico la panchina della Roma è una cosa molto, molto difficile e lui la riuscì a gestire abbastanza bene nonostante non sia andato tutto per il meglio. E' preparato e a Barcellona ha raggiunto la sua dimensione: è il tipo di calcio che ha in mente lui. Sia lui che De la Pena mi hanno insegnato tanto, mi stavano dietro e ho imparato tanto: per questo a lui sarò sempre grato."