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Vazquez: “Roma-Real? I giallorossi dovranno sfruttare la velocità cercando di ribaltare l’azione”

"Il Real è una squadra costruita per dominare gli avversari con il possesso palla, non è una squadra capace di soffrire il pressing avversario. Se davanti c'è una squadra in grado di portare la giusta pressione, può andare in difficoltà"

Redazione

Alla vigilia della sfida di andata degli ottavi di finale di Champions League tra Roma e Real Madrid, l'ex centrocampista dei Blancos Rafa Martin Vazquez, vincitore con il club spagnolo di 6 campionati e 2 Coppe Uefa, è intervenuto ai microfoni di TeleRadioStereo. Queste le sue parole:

Cosa ha portato al Real Madrid il cambio da Benitez a Zidane? Che tipo di avversario deve aspettarsi la Roma?

"Sicuramente una squadra diversa da quella di Benitez perché i giocatori sono più freschi soprattutto a livello mentale. E' vero che non si può cambiare una squadra da un giorno all'altro ma con qualche settimana Zidane ha subito una svolta positiva. Sono più liberi anche a livello tattico e in questo modo c'è maggiore creatività in campo".

In difesa c'è un po' di fragilità data anche l'assenza di Pepe. E' il reparto che preoccupa più Zidane?

"Sì ma non è un problema solo della difesa o dei quattro dietro. E' una squadra costruita per dominare gli avversari con il possesso palla, non è una squadra capace di soffrire il pressing avversario. Se davanti c'è una squadra in grado di portare la giusta pressione, può andare in difficoltà".

Quali devono essere le armi della Roma?

"La velocità, la capacità di difendersi bene e cercare di ribaltare l'azione aggredendo gli spazi. Il Real Madrid può dominare il gioco ma nel calcio non vince chi tiene il possesso palla ma chi concretizza meglio le due fasi di gioco".

C'è un po' di timore per il Real di affrontare le squadre italiane che da 28 anni lo eliminano nelle coppe europee? C'è una spiegazione logica?

"C'è una logica perché le squadre italiane si difendono bene, non lasciano spazi a giocatori come Bale o Cristiano Ronaldo e poi sanno attaccare bene in contropiede. Il Real Madrid non ha molta pazienza nella ricerca dello spazio. La squadra è un po' debole nel momento in cui perde il pallone in zona offensiva, può essere attaccata appena si scopre. Due anni fa quando il Real ha vinto la Champions, il Bayern Monaco era più forte ma Ancelotti è riuscito a vincere quattro a zero in Germania. Ancelotti aveva trovato il mix perfetto in quella partita. Quando si trovano giocatori del livello simile sono i dettagli a fare la differenza dentro partite così delicate come quelle ad eliminazione diretta".

Giocatori di oggi del Real che ti somigliano? Più Modric o Kroos?

"Non mi piace fare paragoni, i centrocampisti del Real oggi sono giocatori fortissimi. Sono curioso di vedere chi sceglierà Zidane e come sfrutterà le loro caratteristiche. Non è vero che non sanno difendere perché sia Modric che Kroos sono tra i giocatori che recuperano il maggior numero di palloni nella Liga".

Delle due stagioni vissute al Torino quanto ti è rimasto dell'Italia?

"Sono stati anni stupendi perché mi hanno arricchito moltissimo dal punto di vista del calciatore e dell'uomo. Mando un abbraccio grande a tutti i miei ex compagni di cui mantengo un ricordo bellissimo".