Paolo Vanoli ha parlato ai microfoni di Dazn al termine del match contro la Roma. Queste le sue parole:
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Vanoli: “Passivi contro una Roma ferita, sono arrabbiato. Il gol lo abbiamo regalato”
Hai provato a dare una sterzata con i cambi, ma la squadra ha fatto fatica stasera. "Sono arrabbiato, non si può perdere un tempo e giocare con poca personalità. Sapevamo di incontrare una squadra ferita che poteva partire forte, non puoi essere così passivo, serve più personalità. Dobbiamo ritrovare la voglia di essere protagonista senza essere passivi. Nel secondo tempo ho cambiato qualcosa per essere aggressivi, ma non possiamo sempre aspettare lo schiaffo per reagire".
Cosa non stava funzionando? Cosa ha chiesto a Vlasic? "Più profondità. Nel primo tempo non eravamo ordinati, perdevamo la posizione e non abbiamo mai giocato con le punte. Abbiamo attaccato poco la profondità. con Karamoh e Vlasic volevo questo e lo abbiamo fatto meglio. Se non gli regaliamo quel gol, con un guizzo potevamo fare qualcosa in più".
Su cosa si concentrerà per migliorare? "Dobbiamo ritrovare la voglia di andare a fare gol, attaccare. Col Como poteva essere una scusante, ma il gol di stasera è regalato. Dobbiamo trovare soluzioni, io in primis".
Senza Zapata puoi pensare ad un sistema diverso? "Penso di sì. A volte per fare un cambio devi aspettare il momento giusto, è un'occasione, si può anche giocare a 4 e potrebbe essere una soluzione. Al di là dei numeri è l’atteggiamento e la personalità che contano".
VANOLI IN CONFERENZA STAMPA
"Sono arrabbiato soprattutto per gli approcci per i tempi. Stasera incontravamo una squadra ferita e quando è così i primi 25 minuti sono molto importanti ma non puoi essere così passivo. Bisogna ritrovare la voglia e la determinazione di giocare a calcio, non si può avere paura di fare due passaggi. Poi se ci mettiamo che il gol è regalato da noi... Non possiamo sempre aspettare uno schiaffo per reagire, dobbiamo riprendere la voglia di attaccare. Vero che abbiamo perso Zapata, ma non possiamo attaccarci a questo".
L'energia di Njie può essere qualcosa a cui attaccarsi? "Non dobbiamo dare pressione a un giovane, siamo fortunati ad averlo, non avevamo caratteristiche come le sue. Avendo la profondità corta con lui dobbiamo avere più personalità nel giocare la palla. Lui nella profondità lunga ha gamba ma è un giovane".
La Roma ha controllato ma senza grandi occasioni. Si tratta della vostra partita peggiore? "Sì, penso di sì. Non c'erano avvisaglie, dopo una partita difficile col Como i tre punti potevano darci serenità, infatti sono molto arrabbiato per questo. Non abbiamo avuto la personalità di superare i primi 25 minuti. Se non gli regaliamo il gol eravamo comunque ben organizzati, ma troppo passivi nella risalita".
Più preoccupato dalla difesa o dall'attacco? "La Roma ha avuto il possesso ma non guardo quello, io guardo le occasioni e le verticalizzazioni. E ci stanno mancando le tante cose, le mezzali hanno attaccato poco la profondità, i quindi hanno fatto fatica a trovare lo spazio per attaccare, le punte a far girare. Dobbiamo capire se bisogna cambiare qualcosa o continuare su questa strada".
La classifica è ancora ok, questo Torino che obiettivi si pone? "Ora dobbiamo guardare noi stessi. Ora non mi interessa la classifica, ma i due brutti approcci e le prestazioni. La prestazione ti porta al risultato, in queste due partite c'è stata una mancanza di ordine, pretendo più personalità da tutti".
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