Un girone fa, Giuseppe Iachini veniva nominato allenatore della Fiorentina. I viola avevano appena perso 4-1 contro la Roma, la decisione della dirigenza fu quella di esonerare Montella e sostituirlo con l'ex tecnico, tra le altre, di Udinese, Sassuolo ed Empoli. Diciotto giornate dopo, la squadra toscana ha guadagnato quattro posizioni in classifica (dal 15° posto è passata all'11°), raggiungendo la salvezza matematica la scorsa settimana, grazie al 2-0 sul Torino. Con Iachini al comando, lo score della Fiorentina è di sei vittorie, otto pareggi e quattro sconfitte. L'ultimo ko risale al 1 luglio: dall'1-3 incassato dal Sassuolo, sono arrivati tre successi e tre pari.
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Un girone dopo, ecco Iachini: con lui la Fiorentina ha raggiunto la salvezza
L'avvicendamento con Montella dopo la sconfitta con la Roma all'andata. Ora i viola si presentano all'Olimpico con la mente sgombra da assilli di retrocessione
La probabile formazione della Fiorentina
Ancora privo di Dragowski, Iachini sceglierà nuovamente il secondo portiere Terracciano. Con l'ex Catania tra i pali, la Fiorentina in campionato non ha mai perso: tre vittorie e un pareggio. Davanti a lui verrà confermato il trio difensivo delle ultime tre partite, quello composto da Milenkovic, Pezzella e Caceres. Sulle fasce, Chiesa e Lirola riprenderanno i loro posti da titolare, che contro l'Inter erano stati affidati a Venuti e Dalbert. A centrocampo, complice l'indisponibilità dello squalificato Castrovilli, Ghezzal e Duncan agiranno ai lati di Pulgar. In avanti, spazio al tandem Vlahovic-Ribery, con Kouamé e Cutrone che partiranno dalla panchina.
Probabile formazione Fiorentina (3-5-2): Terracciano; Milenkovic, Pezzella, Caceres; Chiesa, Ghezzal, Pulgar, Duncan, Lirola; Vlahovic, Ribery.
Come gioca la Fiorentina
Il gioco della Fiorentina rispecchia le caratteristiche di Iachini calciatore, centrocampista dedito al pressing e al lavoro difensivo. Rispetto a Montella, l'attuale tecnico ha abbassato il baricentro e puntato maggiormente su lanci lunghi e contropiede, cercando di rendere più solida una retroguardia che aveva subìto 28 reti fino al cambio di allenatore. E infatti la media di gol presi è scesa da 1,64 a 0,94 a partita, mentre i numeri dell'attacco sono rimasti pressoché gli stessi: 21 centri nelle prime diciassette giornate, 22 nelle successive diciotto.
Contro la Roma, Iachini punterà sulla creatività di Chiesa e Ribery e sugli inserimenti di Lirola, Duncan e Ghezzal. Ad assisterli ci sarà Vlahovic, che con i suoi 190 centimetri rappresenterà una minaccia sia sui cross in area di rigore, sia sui lanci dalle retrovie. Attenzione pure a chi partirà dalla panchina, in particolare al centravanti “vecchio stampo” Cutrone e al velocissimo Kouamé: caratteristiche diverse, ma stesso grado di minaccia.
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