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Tra plusvalenze necessarie e scelte dolorose: i possibili scenari della Roma di Petrachi

Gianluca Viscogliosi

Una Roma forte e d'esperienza. Concentrata e cinica. Le qualità dei senatori, di quelli che nelle occasioni difficili ci sono sempre. Quelli, però, che potrebbero essere tentati da offerte e progetti diversi, incontrando così le esigenze economiche della società e di Gianluca Petrachi. Manolas e Dzeko su tutti, due dei componenti della spina dorsale giallorossa. Il greco è la certezza difensiva - solo due vittorie nelle nove partite stagionali senza di lui - mentre, nonostante la difficoltà realizzativa in campionato, Edin Dzeko rimane un motore offensivo fondamentale per le trame di gioco della Roma. Nonostante questo i sacrificabili potrebbero essere proprio loro: il difensore ha una clausola da 36 milioni di euro e potrebbe ripercorrere la stessa strada verso la Torino bianconera fatta da Miralem Pjanic qualche anno fa. Discorso differente per il bosniaco: l'età impone cautela per il prezzo del cartellino - variabile tra i 15 e i 20 milioni, soprattutto se le offerte dovessero arrivare dalla Premier e dalla Bundesliga - ma il risparmio dei circa 5 milioni di euro di ingaggio sarebbe decisivo. Venderli in coppia metterebbe la Roma al riparo, ma potrebbero esserci altre soluzioni, soprattutto considerando i pezzi migliori della rosa. Se si parla infatti di clausole non si può non citare quella di Lorenzo Pellegrini, una formula a crescere attualmente arrivata a quota 32 milioni. In questo caso l'età sarebbe dalla parte della Roma, che potrebbe tirare sul prezzo come, ad esempio, per Cengiz Under. Il turco non viene certo da un'annata entusiasmante, ma i margini di miglioramento sono evidenti. Inoltre molte big europee sarebbero disposte ad aprire il portafoglio per un talentuoso esterno offensivo, da cui la roma potrebbe recuperare minimo 30 milioni di euro. Quattro carte giallorosse da cui sceglierne due e affidare così il mazzo completo all'allenatore del futuro.

 LaPresse

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