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Totti: “Partendo dal Tre Fontane ho realizzato il mio sogno. In Europa speriamo passi un’italiana”

LaPresse

Queste le parole dell'ex capitano giallorosso nel corso dell'amichevole tra Roma Legends e Nazionale Piloti: "E' un onore giocare queste partite"

Redazione

Francesco Totti torna in campo e lo fa da capitano nell'amichevole tra la Roma Legends e la Nazionale Piloti visto anche l'impegno ravvicinato per la Formula E di sabato nella Capitale. Queste le parole del dirigente giallorosso nel corso dell'intervallo:

TOTTI PARLA AL MICROFONO DELLO STADIO

Voi andate ancora veloci, come i piloti...

Sono sport diversi, l’importante è la beneficienza e partecipare a questi eventi. Lo sport accomuna un po' tutti.

Tu da papà sei molto sensibile a queste tematiche.

Anche se non lo fossi avrei fatto le stesse cose, facevo queste cose anche prima di diventare papà, anche con un sorriso o una stretta di mano. L’esibizione è secondaria. È doveroso fare qualcosa per noi che abbiamo la possibilità.

Sul Tre Fontane.

Da qui ho cominciato con i Giovanissimi, ho sudato e faticato e ho realizzato il mio sogno.

Proverai a guidare sabato in pista?

Mi hanno detto così, ma c'è un dettaglio: ci sarà la nostra partita (Roma-Udinese, ndr) alle 18, quindi sarà un po’ difficile.

Sulla Champions. Hai visto Ajax-Juve?

A spezzoni, perché avevo gente a cena a casa. Sono partite difficili, è un quarto di Champions e può vincere qualsiasi squadra, speriamo sia quella italiana.

TOTTI A ROMA TV

Gara ancora aperta.

Abbastanza aperta, siamo riusciti ad aprire la partita che era quasi compromessa (ride, ndr). Era quasi insignificante, la cosa principale è la beneficenza, ci rende orgogliosi e grati di essere qui.

Sullo stato di forma dei suoi compagni.

Qualcuno è un po' annebbiato e appesantito, ma  è normale dopo tanti anni che non giochi a calcio, stare in queste condizioni è normale.

Conti ti ha preso in giro sulla condizione fisica...

Sentirselo dire da Bruno Conti... Ma ha ragione, il capo è lui, ha dimostrato a tutto il mondo che sa giocare a calcio e dobbiamo imparare tantissimo da lui.

Sulla beneficenza.

Questa è la partita più bella da disputare, aiutare la gente che è meno fortunata di noi, fare queste partite per far divertire la gente e aiutare le persone bisognose. Per noi è un onore.

Giochi anche nel secondo tempo?

Se il mister non mi fa uscire sì, se dipendesse da me giocherei sempre.

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