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Totti: “Daremo battaglia per lo scudetto. Partita d’addio? Per ora non ci penso”

Il capitano della Roma si racconta: "Sin da bambino ho avuto un solo sogno: quello di attraversare tutta una carriera con la sola maglia che ho sempre amato. Spalletti? Sono a sua disposizione. Spero che ci attenda una grande stagione insieme"

Redazione

Una carriera in serie A iniziata più di 24 anni fa, tutti con la stessa maglia: quella della Roma. Francesco Totti e i colori giallorossi, una storia lunga una vita che potrebbe però giungere al termine a fine stagione. Alla vigilia del suo ennesimo (possibile) esordio, il numero 10 ha rilasciato una lunga intervista sulle pagine del "Guerin Sportivo". Queste le sue dichiarazioni:

Il giorno che hai esordito in serie A avresti mai immaginato che la tua carriera sarebbe stata così lunga?

Per un giovane è difficile immaginare una carriera del genere, ma devo ammettere che sin da bambino ho avuto un solo sogno: quello di attraversare tutta una carriera con la sola maglia che ho sempre amato.

Molti tuoi colleghi hanno smesso molto prima di te perché, come si dice, staccavano di testa. Invece a te cosa spinge a sentirsi ancora un atleta?

Io credo che il segreto del mio successo siano state la passione e le emozioni che mi trasmetteva il pallone. Per me non è stato un peso, anche se ho dovuto fare dei sacrifici. Ho sempre cercato di vivere la professione con un po' di disincanto e con la capacità di divertirmi sul campo.

Quanto è diverso l'ambiente a Trigoria da quando hai cominciato?

E' normale che le cose cambino in tanti anni. Tutto si evolve, il calcio non si ferma più al rettangolo di gioco e Trigoria giustamente si è adeguata. La struttura e lo staff devono sempre essere all'avanguardia e la nostra società si sta facendo trovare pronta.

Potrebbe essere stato il tuo ultimo precampionato. Hai faticato più degli altri anni?

No. Semmai ho messo tutto me stesso. Come sempre.

Juve, Napoli e Inter si sono rinforzate. La Roma a che punto è?

La Juve viene da 5 scudetti consecutivi, si è rafforzata ed è normale che parta un gradino sopra a tutti. Ma noi non ci sentiamo certo sconfitti in partenza e faremo di tutto per ribaltare i pronostici e dare una grande gioia ai nostri tifosi. E' chiaro che non dovremo guardarci da una sola squadra, perché come sottolineavate voi ci sono altri club in lotta.

Riuscirai a ricominciare con l'entusiasmo che ti aveva permesso di fare l'exploit alla fine dello scorso campionato?

E altrimenti che continuiamo a fare?!?

Adesso come sono i rapporti con Spalletti?

C'è massimo rispetto dei ruoli, sono sicuro che il mister possa fare grandi cose con noi. Io sono ovviamente a disposizione nel momento in cui mi dovesse chiamare in causa. Spero che ci attenda una grande stagione insieme.

Cosa ti ha detto Pallotta a Boston?

Il presidente è sempre stato affettuoso quando ci siamo incontrati. Non sempre bisogna parlare la stessa lingua per percepire il feeling umano.

Stai pensando alla partita di addio o preferisci non farlo?

E' ovvio che prima o poi dovrò pensarci, ma per ora non voglio farlo.

Cosa ti aspetti da questo campionato?

Mi aspetto una stagione intensa dove daremo battaglia. In generale spero che possa essere un campionato più equilibrato rispetto agli ultimi.

Il giovane che nella Roma ti ha colpito di più?

Non voglio fare un nome solo, abbiamo tanti giovani interessanti in più ruoli. Mi piace però ricordare che siamo campioni d'Italia con la Primavera. Credo che i nostri giovani possano crescere accanto a chi ha più esperienza.

Quale sarà la squadra rivelazione?

Non so se si può parlare ancora di rivelazione, ma credo che il Sassuolo del mio amico Di Francesco possa essere una mina vagante.