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Totti, addio al veleno: “Io escluso da tutto”. La replica della Roma: “Percezione fantasiosa”

LaPresse

Dopo 30 anni, lo storico capitano giallorosso ha dato le sue dimissioni: "Non è stata colpa mia, mai stato operativo. Oggi avrei preferito morire. Hanno sempre voluto eliminare i romani". La società: "Amareggiati e delusi"

Melania Giovannetti

Francesco Totti lascia la Roma. A 30 anni dal suo primo ingresso nei cancelli di Trigoria, lo storico capitano ha tagliato definitivamente il cordone con la squadra del suo cuore, dimettendosi dalla sua carica di dirigente. Una decisione che ha shockato l’intero ambiente giallorosso, così come quello del mondo del del calcio, e non solo. “Oggi potevo anche morire, sarebbe stato meglio che staccarmi dalla Roma. Ma purtroppo, per il bene di tutti, è meglio che mi stacchi io. Tanti personaggi e dirigenti nella Roma hanno sempre detto che sono troppo ingombrante per questa società”. Una frase forte, che descrive solo in minima parte gli oltre 80 minuti di conferenza stampa che ha portato nel Salone d’Onore del Coni ben 250 giornalisti e non solo.

LE VERITA' DI TOTTI - Nel lunghissimo botta e risposta con i cronisti, Totti ha raccontato tutte le sue verità, soffermandosi sin da subito sul motivo principale che l’ha spinto a dimettersi dal club giallorosso: “Non ho avuto mai la possibilità operativa di poter lavorare sull’area tecnica della Roma. Non è stata colpa mia, non mi hanno mai coinvolto in un progetto tecnico. Il primo anno ci può stare, il secondo già avevo capito cosa volessi fare e non ci siamo mai trovati. Loro sapevano le mie intenzioni e la mia voglia di dare tanto a questa squadra, ma non hanno mai voluto un mio aiuto. Mi tenevano fuori da tutto”. Dichiarazioni nette, che mettono sul banco degli imputati la società, il presidente Pallotta in primis: “Levare i romani dalla Roma è sempre stato un pensiero fisso di alcune persone, e questo pensiero alla fine è diventato realtà, alla fine sono riusciti ad ottenere quello che volevano. Da 8 anni a questa parte, da quando sono entrati gli americani, hanno cercato in tutti i modi di metterci da parte”.

TOTTI VS BALDINI - Mentre gli unici a “salvarsi” sono stati Fienga, De Rossi e Pellegrini, quando il discorso è ricaduto su Franco Baldini, Totti si è tolto diversi sassolini dalle scarpe: “Il rapporto con Franco Baldini non c’è mai stato e mai ci sarà, perché se ho preso questa decisione penso che sia normale che ci siano degli equivoci e dei problemi interni della società. Uno dei due doveva uscire e mi sono fatto da parte io perché troppi galli a cantare non servono”. Tra i tanti temi affrontati da Totti, anche quello riguardante l’allenatore: “L’unico allenatore che ho chiamato e che ho sentito è Antonio Conte. A Mihajlovic, De Zerbi, Gattuso e Gasperini non ho mai mandato né un messaggio e nemmeno li ho mai chiamati, non è mai successo. Io una persona ho chiamato ed è stato Antonio Conte, il resto è stata tutta fantascienza”.

LA REPLICA DELLA ROMA - Durante la conferenza, Totti non ha chiuso definitivamente la porta alla Roma: “Questo è un arrivederci, non un addio. In questo momento prenderò altre strade, valuterò le offerte, ma nel momento in cui un’altra proprietà punterà forte su di me, io sarò sempre pronto. L’interesse del Qatar? Ho girato vari continenti, soprattutto in queste zone qui. Ci sono tante persone che vorrebbero fare tanti investimenti, ma finché non vedo nero su bianco non ci credo. Posso dire che la Roma è amata e stimata anche in altre parti del mondo, tutti la vorrebbero prendere. Ma stare qui a dire che c’è uno o c’è quell’altro sarebbe una cavolata. Non mi posso esporre, anche perché non so niente”. Parole che hanno fatto andare la Roma su tutte le furie, che in serata ha replicato con un comunicato duro: “Siamo estremamente delusi e amareggiati. Mentre capiamo quanto sia difficile per lui prendere questa decisione di lasciare l’AS Roma dopo 30 anni, crediamo che la sua percezione dei fatti e delle decisioni prese nel club sia sia fantasiosa che lontana dalla realtà. Per quanto riguarda i ripetuti riferimenti a un possibile ritorno con una nuova proprietà (…) ci auguriamo che questo non sia stato inteso come un’anticipata anticipazione di un tentativo di acquisizione del club, uno scenario che sarebbe molto sensibile dato che l’AS Roma è una società quotata in borsa. Il gruppo di investitori del club non ha assolutamente intenzione di mettere in vendita la AS Roma, ora o in futuro”.

LE ALTRE NOTIZIE - Francesco Totti investe Lorenzo Pellegrini. Lo storico capitano della Roma ha elogiato apertamente il centrocampista giallorosso, che ha subito risposto dal ritiro dell'Under 21: "Volevo ringraziare Francesco per quello che ha detto su di me. Abbiamo un bel rapporto ed oggi era una giornata particolare per chi gli vuole bene. Lui e De Rossi mi mancheranno molto". Di Totti ha parlato anche Walter Sabatini, da oggi coordinatore tecnico del Bologna (e già intenzionato a portare Gerson in rossoblù): "Francesco meritava di essere testato ed essere portato dentro le cose della squadra, l'hanno fatto vivacchiare". Chiosa con il mercato: il Milan sorpassa la Roma per Veretout, la Juve continua il pressing su Zaniolo, Fonseca pensa a Fred per la regia. Discorsi quasi superflui nel giorno dell'addio amaro del più grande calciatore che la Roma abbia mai avuto.