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Tommasi: “I giovani della Roma non ingranano, l’uscita dalla Champions ha condizionato tutto”

L'ex centrocampista giallorosso è tornato a parlare della mancata riforma del calcio italiano e di quanto non vengano sfruttati i giovani talenti nostrani

Redazione

Damiano Tommasi, campione d'Italia con la Roma nel 2001, è intervenuto ai microfoni di ReteSport per parlare non solo dei giallorossi, ma anche delle riforme nel calcio italiano. Il centrocampista veneto è il presidente dall'Associazione Italiana Calciatori e da sempre si batte per cercare di migliorare il mondo del pallone, che nello 'stivale' ha ormai perso il suo smalto.

"Ci sono giocatori della Roma che hanno bisogno di entrare nella mentalità giusta e tutto è più complicato da quando sono usciti dalla Champions League. I giovani e le riforme? C'è poca mobilità nel calcio italiano, perché il pensiero non è riformare, ma solo scrivere che si è fatta la riforma. Non sono neanche contemplate, la modifica del Campionato Primavera è l'emblema di questa situazione. In Serie A giocano gli Under-21 delle altri Nazionali, dell'U-21 italiana non ce n'è neanche uno che gioca nel massimo campionato. Questo fa capire quanto vanno contemplate le riforme, basti vedere in Germania come è migliorato il calcio da quando è stato riformato. Riforma è una bella parola, ma gli effetti sono secondari. In conclusione, Tommasi dichiara: "Il ragionamento purtroppo non è improntato sulla formazione dei giovani. Dai nostri vivai dovrebbero uscire talenti importanti, ma i nomi che risuonano sono sempre quelli provenienti dall'estero. Si sente parlare di lotte tra club per Kondogbia, Gabigol e molti altri, intanto Verratti parte per l'estero per un prezzo ridicolo rispetto a quanto vengono pagati i giocatori provenienti da oltre i nostri confini".