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TESTA A TESTA Roma-Napoli: Florenzi-Higuain; Pjanic-Allan; Totti-Koulibaly

Il derby del sole decide la Champions. Ad ammirarlo - presumibilmente - dalla panchina ci sarà Totti che mercoledì ha compiuto l'ennesima impresa della sua carriera

Niccolò Mastrapasqua

Uniti per la Roma. Quattro parole tanto semplici quanto importanti. Parole che esprimono il pensiero del Capitano della Roma, perennemente impegnato affinché il suo nome non venga contrapposto ai colori giallorossi per interessi non meglio identificati. Polemiche terminate e testa al Napoli, sfida che può blindare il terzo posto e permettere alla Roma di sognare il secondo in caso di tre punti. Ma la vittoria, se vittoria sarà, dovrà passare attraverso la solidità degli azzurri di Sarri - fuori dalla lotta scudetto solamente per il maestoso campionato della Juventus - e per il ritorno di Higuain, voglioso di incrementare il già cospicuo bottino personale conquistato. La cornice di pubblico, però, non sarà quella delle grandi occasioni a causa dell'assenza permanente della Curva Sud e dei tifosi campani del Napoli. L'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, infatti, ha deciso che solo i tifosi del Napoli non residenti nel capoluogo campano potranno accedere all'Olimpico. Ennesimo controsenso tutto italiano che giustifica ampiamente la desertificazione degli stadi nostrani.

Luciano Spalletti si è detto contento della presa di posizione di Francesco Totti, definendola 'un gesto da vero capitano'. Inoltre, nella mattinata di sabato, il tecnico toscano ha assistito personalmente all'allenamento personalizzato del numero 10, esentato dalla seduta di gruppo per il battesimo della sua terza figlia. Segnali positivi soprattutto per la Roma, che potrà beneficiare di un grande capitano e un grande tecnico impegnati a remare all'unisono. La sfida di oggi è anche il duello tra i migliori attacchi del campionato: 73 gol messi a segno dai giallorossi, 72 dai partenopei. Il ritorno di Higuain spaventa la Roma spallettiana che nelle ultime 17 gare è riuscita a mantenere la porta inviolata in sole due occasioni. Ma se questo dato preoccupa i tifosi giallorossi ne va sottolineato un altro che fa ben sperare: nelle ultime 10 sfide giocate contro gli azzurri all'Olimpico la Roma ha perso in una sola occasione (0-2, nella seconda stagione di Ranieri). Insomma, mai come in questo confronto i capitolini fanno pesare il fattore campo.

Come detto, Maurizio Sarri avrà a disposizione il bomber argentino oltre a Reina che ha recuperato pienamente. L'unico ballottaggio riguarda il reparto avanzato, con Martens e Insigne che si giocano una maglia. Nella Roma pochi dubbi; Spalletti dovrebbe schierare la formazione tipo col tridente leggero ma Ruediger rimane in dubbio a causa di un affaticamento muscolare. Se non ce la dovesse fare, al suo posto giocherebbe Zukanoviç.

Florenzi-Higuain: Anche Spalletti si gode la duttilità del terzo capitano giallorosso. Che giochi terzino o sulla mediana, una maglia da titolare viene sempre assegnata al giovane ex Crotone. Nelle ultime partite il suo rendimento è calato, complice un rilassamento generale e la fatica fisica e mentale per la grande rincorsa compiuta. Insigne potrebbe creargli più di un problema ma ormai la sua è la dimensione di un giocatore internazionale. Avanti senza paura. A guidare i campani Gonzalo Higuain. 85 reti in 3 stagioni. 30 reti in 31 gare disputate nell'attuale campionato. Numeri da fuoriclasse, padrone assoluto della squadra di Sarri. Giocare contro il suo Napoli equivale a partire con l'handicap. Più della metà dei meriti della bella stagione azzurra sono da ascrivere al talento argentino.

Pjanic-Allan: Il bosniaco dovrebbe tornare a prendere in mano il centrocampo romanista. La sua assenza è pesata come un macigno nell'economia del gioco sviluppato dalla Roma. Keita e Nainggolan saranno i compagni con i quali dovrà affrontare l'agguerrito centrocampo napoletano e, grazie alla sua immensa classe, gli uomini di Sarri dovranno stare attenti e non concedere punizioni dal limite ai giallorossi. Un'arma in più. Allan è una delle sorprese di questo campionato. Forza fisica, interdizione alla Gattuso e un'ottima capacità di inserimento lo rendono indispensabile per il suo allenatore e uno spauracchio per gli avversari che affronta.

Totti-Koulibaly: Francesco Totti, l'uomo che sconfigge il tempo, merita di essere una eccezione anche in questa rubrica. Si, perché il compito di individuare i duelli tra i papabili titolari di ogni partita affrontata dalla Roma va messo da parte di fronte all'immensità calcistica del numero 10, autore di una prestazione individuale straordinaria nella manciata di secondi in campo che Spalletti gli ha concesso col Torino. Domani non partirà titolare e forse non sarà decisivo come nelle ultime tre uscite, ma il lascito di questo intramontabile campione ha un valore inestimabile per ogni romanista. Che nessuno si azzardi a fargli concludere la carriera con un'altra maglia. Sarebbe un fardello insopportabile. Koulibaly può dire la sua se inserito in un contesto organizzato. E per questo deve ringraziare il suo allenatore, capace di rendere solida una difesa che con Benitez faceva acqua da tutte le parti.