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Stadio Olimpico, 8 tifosi su 10 contrari alle barriere nelle curve

Questo è il dato che emerge da un'indagine realizzata dai ricercatori della Link Campus University su 4mila supporter intervistati fuori dallo stadio in 8 partite nel periodo novembre-dicembre e marzo-aprile

Redazione

Quasi 8 tifosi su 10 sono contrari al provvedimento delle barriere nelle curve dello stadio Olimpico. È quanto emerge da un'indagine realizzata dai ricercatori della Link Campus University su 4mila supporter intervistati fuori dallo stadio in 8 partite nel periodo novembre-dicembre e marzo-aprile. I risultati sono stati presentati oggi all'università La Sapienza in occasione del convegno «La legalità rompe le barriere». Il 64.9% degli intervistati ha detto di essere 'per nulla' d'accordo mentre il 14,8% 'poco'. Più di 7 su 10 si sentono sicuri allo stadio (il 74,5%). Per il 42,7% le conseguenze del provvedimento sono gli stadi più vuoti, per il 25,6% che lo stadio si trasformerà in luogo di disgregazione, per l'11,6% ci saranno tifosi 'diversi' in curva, per l'8,5% sono un incentivo pere le famiglie, per il 3,4% l'Olimpico rappresenterà un modello da emulare e per il 3,6% si porrà fine alle intimidazioni sui giocatori. Mentre sulle motivazioni che hanno portato al provvedimento il 27% ritiene che sia stato preso per isolare gruppi violenti, il 21,1% per garantire maggiore sicurezza, il 16,4% per scoraggiarli, il 13,5% per garantire più efficacia nell'interventi e il 17% ha dichiarare di non sapere.

«Questa misura non è piaciuta» ha commentato il prefetto Franco Gabrielli, tra gli intervenuti al convegno. Tra gli ospiti anche Marina Grasso, vedova di Filippo Raciti, il poliziotto morto in servizio nel 2007 a Catania durante gli incidenti scatenati da una frangia di ultras. «Era un ragazzo nato in un quartiere degradato di Catania che aveva la voglia di cambiare» ha raccontato sottolineando, in chiusura al suo intervento, che «bisogna fermare quella mano violenta e se serve la forza ben venga». Il rettore della Sapienza, Eugenio Gaudio, nel suo saluto ha invece sottolineato: «Lo sport è un'attivita connaturata nell'essere umano che da sempre ha avuto un significato di pace, di incontro e di rispetto fra tutti. Il rispetto reciproco trova nello sport il massimo della sua realtà».