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Spinazzola tra riabilitazione e il confronto con Mourinho: la Roma aspetta Leo

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In questa pausa per le nazionali, lo Special One ne approfitterà per verificare i progressi e le sensazioni del suo terzino

Francesco Iucca

Novantuno giorni. Tanto è passato da quel maledetto infortunio - la rottura del tendine d'Achille - a Leonardo Spinazzola al 77' di Belgio-Italia, quarto di finale dell'Europeo. Tre mesi in cui il giocatore della Roma si è operato, ha festeggiato la vittoria azzurra, ricevuto premi e affetto, ha lottato, aspettato ed è anche tornato in campo. Nella rifinitura prima dello Zorya si è rivisto Spinazzola correre sul terreno di gioco di Trigoria, dopo il lavoro in palestra un altro step nel suo percorso che continuerà in questa settimana di sosta per le nazionali. Una pausa che permetterà a Mourinho di verificare anche i suoi progressi, le sensazioni. Il portoghese non vede l'ora di riaverlo, lo ha sottolineato più di una volta in conferenza, lo ha dimostrato anche nella rifinitura pre-Zorya,quando è rimasto nei primi minuti a vedere l'allenamento di Spinazzola. La fascia sinistra, come quella destra, è in sofferenza: Vina si è fermato, è stato rimesso in piedi in extremis al derby ma le sue condizioni erano evidentemente approssimative. Calafiori è ancora da verificare a certi livelli e soprattutto a certi ritmi, con tante partite ravvicinate. E con Spinazzola, Mourinho avrebbe pure una potenziale alternativa in più a destra, ruolo dove la freccia di Foligno ha già giocato.

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Mourinho aspetta Spinazzola: quando rientrerà il terzino della Roma?

Sono passati 91 giorni dall'infortunio, Leo ha fissato il suo rientro tra novembre e dicembre (quando di giorni ne saranno passati 150 dall'infortunio), anche solo per respirare l'aria dello spogliatoio, del campo e della partita. Per rivederlo stabilmente in gruppo e poi all'Olimpico servirà ancora un po'. La rottura del tendine d'Achille è un infortunio grave e anche raro nel calcio: i problemi al tendine d'Achille sono solo il 2,5% degli infortuni totali e di questi appena il 4-5% sono rotture totali o parziali. Come confermato da uno studio di Alberto Grassi e colleghi dell’Istituto Rizzoli di Bologna "l’82% dei giocatori torna a giocare, ma per recuperare da un infortunio come questo serve il tempo necessario". E nessuno a Trigoria ha intenzione di affrettare i tempi, nonostante l'impazienza di Mourinho e Spinazzola. Che intanto continua a lavorare, in questa settimana - che ha visto pure l'infortunio di Smalling - i due si confronteranno dopo la prima parte di riabilitazione. Magari pensando a come mettere lo sprint alla Roma nel 2022.