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Spinazzola: “A fine novembre torno in gruppo. A scuola mi bullizzavano”

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Il terzino azzurro e della Roma ospite di 'Ti Sento' fissa la prossima tappa: "Non vuol dire che giocherò subito, ma è una mia scaletta mentale"

Redazione

Questa sera Leonardo Spinazzola sarà ospite di 'Ti Sento', il programma condotto da Pierluigi Diaco e in onda su Rai 1. Intanto sono spuntate alcune anticipazioni delle parole del terzino della Roma e della Nazionale: "L'infortunio non me lo sarei mai aspettato, anche perché stavo da 'dio', volavo: mi sentivo volare in campo. A fine novembre torno in gruppo, poi questo non significa giocare ma respirare la squadra. È già una grande cosa, una cosa mia, è una scaletta mentale, per l’equilibrio. Mi auguro accada, perché vorrebbe dire che va tutto alla grande, che corro, prendo la palla e scatto".

Spinazzola ha parlato anche del rapporto con Mancini:"Penso che mi voglia tanto bene. Mi stuzzicava sempre, 'non fare questo non fare quello'. È un bene quando una persona ti sta sempre addosso, significa che prova qualcosa no? E quello me l’ha fatto sempre capire ma anche prima degli Europei. Mi sono sempre sentito parte di quella squadra e ho sempre sentito la stima che Mancini ha nei miei confronti". Spazio poi anche per i racconti personali e sull'infanzia: "Mi prendevano un pochino in giro, mi dicevano ‘castoro’ perché avevo i denti grandi all’infuori. Ero piccolo, andavo alle medie. È continuato sino ai 14 anni.`Siamo tre papà castoro´, mi cantavano. Mi arrabbiavo, però crescendo penso che il mio sorriso sia la cosa più bella che ho. A chi viene bullizzato dico: siete migliori di loro, senza dubbio. Perché chi parla tanto degli altri non è molto sicuro di sé stesso".