Al termine del match vinto dalla Roma sull'Inter per 2 a 1, è intervenuto ai microfoni dei giornalisti il tecnico giallorosso, Luciano Spalletti.
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Spalletti: “Si parlava troppo, questa vittoria rimette a posto le cose. A Dzeko do 10”
Le parole del tecnico giallorosso al termine del match vinto dalla Roma sull'Inter per 2 a 1
SPALLETTI A SKY
L’importanza del risultato nasce dal valore dell’Inter o per la reazione dopo il pareggio?
Sono tutte e due cose importanti, ma assolutamente dal valore dell'avversario. Abbiamo vinto una grandissima squadra come l’Inter, poi tutte e due abbiamo concesso qualcosa di troppo. Questo però sta poi nella voglia di fare gol e vincere le partite e di conseguenza si perde un po’ di equilibrio e non è facile andare a prevenire da una parte quando si attacca dall’altra. Poi anche il fatto di aver reagito dopo che la partita la potevi aver chiusa, anche se è vero che anche l’Inter poteva pareggiarla perché Szczesny ha fatto due grandissimi interventi. Però noi avevamo avuto le occasioni per andare sul 2-0."
La migliore partita di Dzeko?
Ha fatto una grandissima partita, ci ha dato una grossa mano perché non avevamo il coraggio nel primo tempo di entrare, con queste giocate sui piedi e davamo la possibilità di chiuderci. Lui ci ha dato la soluzione perché dalle sue spizzate sono nate due-tre occasioni importanti perché Salah è stato bravo ad andargli alle spalle. Lui è questo qui, è un grande calciatore, lo vedi anche se ogni tanto la palla la colpisce male ma è molto tecnico, velocissimo per la statura che ha. E’ una grandissima persona. Il problema è solo uno e glielo sto dicendo: che qualche volta sui palloni ci va molle, ma dall’anno scorso. Non si riesce ad avere la totalità del suo contributo”.
Risponde Dzeko:
Sei troppo buono?
Forse si (ride, ndr).
Per Dzeko: Cosa si deve fare per essere più cattivi?
E’ una bella domanda. Ho fatto 5 gol, ne potevo fare forse 10,11 o 12. Devo fare sempre meglio, ma devo continuare così perché mi sento bene e dobbiamo fare sempre meglio.
Spalletti a Dzeko
Forse voleva dire: devo giocare tutte le partite.
Oggi hai utilizzato Florenzi dove di solito gioca Nainggolan: perché i centrocampisti li vuoi in quella zona di campo?
Quel tipo di giocatore lì ti dà inserimento se ha le qualità giuste, ti dà sostanza al centrocampo e ti permette di andare poi più su a fare il 2 contro 1 con i terzini. Quando hai un trequartista che rientra sempre dentro i mediani, riesci a coprire la lateralità del campo e allora ti permetti di metterli 10 metri più avanti. Di conseguenza di far entrare dentro al campo il terzino che sale e spinge, e ti permette di avere queste due soluzioni. L’Inter lo fatto benissimo con Candreva, ti danno incertezza su chi marcare il terzino e su chi marcare il trequartista, ogni volta che il terzino spinge l’attaccante esterno ti va dentro il campo e secondo chi lo attacca ti riattacca la bandierina. A seconda di chi lo va a marcare lui ti riattacca la bandierina e ti diventa difficile. Il trequartista che rietina e che ha forza anche in fase difensiva ti dà sostanza anche per avere equilibrio. Non ci è riuscito molto viste le possibilità che gli si è dato”.
Avete dimostrato attributi, ma rimanete vulnerabili in fase difensiva. Ogni anno ti cambiano 3-4 giocatori della linea a 4: ti daranno mai la possibilità di lavorare con continuità sui difensori?
Sai, a volte i giocatori forti te li vengono a prendere e per esigenze di mercato devi andare a mettere mano anche dove non vorresti per dare un equilibrio alla squadra. Forse ci siamo dimenticati che io ho tre potenziali titolari fuori: Vermaelen, Ruediger e Mario Rui. Questi sono giocatori sui quali ci si può contare. Se Ruediger lo metti a fare il terzino e Vermaelen il centrale di sinistra poi ti rimane Bruno Peres o Mario Rui per fare la fascia, sono delle alternative importanti. Questo ci penalizza ulteriormente, però dobbiamo far meglio, è vero. Abbiamo concesso delle palle che una squadra forte che vuole arrivare in fondo, che ha sostanza e quadratura non deve concedere.
SPALLETTI A PREMIUM
Vittoria importante se non fondamentale…
Bella vittoria che rimette a posto le cose. C’erano troppi discorsi, la squadra non aveva fatto benissimo. Andavamo a fasi alterne, questa vittoria ci permette di lavorare con profondità e col tempo che abbiamo potremo fare analisi più dettagliate.
Quali sono i problemi che hanno frenato la Roma finora?
Ogni tanto è così, ci sono momenti dove non siamo quelli che dovremo essere noi come professionisti per dare un senso al ragionamento di squadra. A volte ci accontentiamo di difendere, gli altri ci fanno correre e poi arriva la fatica.
Manolas?
Con lui si discute spesso, ha delle potenzialità incredibili. Ha uno strapotere fisico che è straordinario, deve esser bravo a trovare sempre il rendimento giusto per la forza che ha.
Dzeko?
Dall’inizio dell’anno ho puntato su di lui dicendo che abbiamo bisogno di lui. Una punta con questo fisico dà soluzioni diverse alla squadra. Con lui le abbiamo queste cose. Peraltro Edin ha qualità di giocare tecnicamente e in velocità, a volte non ha il carattere. Ci puoi dare una mano Luca? (ride domandando a Toni in studio). Edin è sensibile, ha bisogno di sostegno. E’ uscito dal campo con la curva che lo osannava. Poi tutti eravamo contenti perché abbiamo vinto una gara contro una grandissima squadra.
Juve?
Bisogna fare la corsa su di noi. Noi vogliamo vincere tutte le partite, poi se questo equivale a voler vincere lo scudetto o meno ditemelo voi.
Salah?
Sarebbe da calcio inglese, perchè ha i 60 metri che ti fulminano. Non ha molta fase difensiva, diventa poi difficile per la squadra perchè poi c’è da sopperire alla mancanza di uno come gioco e forza fisica e squadre come l’Inter ti rendono la gara dura.
Dzeko? Florenzi?
Queste spizzate di Dzeko ti permettono di infilare la linea difensiva. Florenzi è bravo ovunque lo metti, è bravo sia in fase offensiva sia nel ruolo del terzino. Florenzi è un calciatore affidabilissimo.
Dzeko?
Lo sa cosa penso di lui, mi aspetto più ferocia fisica. Edin è una persona splendida ed un grandissimo calciatore.
SPALLETTI ALLA RAI
Le sue scelte?
Io ho detto di mettere dentro la formazione per vincere, per me è una questione di vittoria. Qualche volta funziona altre no. Dipende dal lavoro della settimana
Soddisfatto?
Sull'1-0 più volte potevamo chiudere la partita e non ci siamo riusciti. Abbiamo fatto gestire il gioco all'Inter e ci hanno messo in difficoltà con qualche occasione di troppo. Dobbiamo migliorare perché prendere mazzate come il gol del pareggio poi non sempre si torna in vantaggio
Dovete migliorare?
Se non si migliora sulla gestione del possesso palla bisogna, perché poi l'Inter poteva pareggiare prima, ma anche noi potevamo fare meglio. Loro sono andati in pressing, ma poi ti lasciano sempre spazio per andare in avanti e se te non sai sfruttare questo vantaggio poi è inutile. Abbiamo sprecato molte energie per togliere il pallone a loro.
Meno possesso palla e più gioco?
Secondo me ora c'è una ricerca di iniziare l'azione da dietro, dal portiere, di fare superiorità intorno alla palla per poi giocare al centrocampo. In generale questa, Guardiola sotto questo aspetto ha fatto scuola col Barcellona. Il Chievo, l'Empoli lo stanno facendo. Se hai giocatori che possono ribaltare l'azione poi si sfrutta, con i contropiedi. Ma se Salah non lo inneschi poi non ha fisico, non torna indietro e se non fosse stato per Szczesny sarebbe finita diversamente. Ma questa è la nostra qualità, Salah è un contropiedista, chi ci soffre è Dzeko, perché gli esterni portano palla, se invece si cercasse qualche cross in più...come ha fatto Candreva con Icardi. In questo caso si può prendere vantaggio così. Lui si convincerà che può essere un giocatore utile per noi.
Vittoria utile per il morale? Il primo tempo lo avevi preparato così?
Si, noi avevamo preparato la partita sul fatto hce loro ci venissero ad attaccare perché poi loro giocano così. Noi siamo stati poco coraggioso, dopo aver perso la palla che ha favorito il palo di Banega ci è tornato il piedino. Noi la partita l'avevamo preparata, poi non l'abbiamo fatto e l'Inter ha dominato il gioco e ha creato occasioni.
SPALLETTI A ROMA TV
Grande partita bello spot per il calcio
Le squadre hanno mostrato di voler vincere e fare un bel calcio con giocate palla a terra. Loro ci sono riusciti meglio, noi non siamo stati molto bravi per larghi tratti nel primo tempo. Dopo quel palo ci siamo impauriti e abbiamo alzato spesso andando subito su Dzeko saltando la fase di fraseggio.
Dzeko a 360 gradi, non solo per il gol e finalmente il taglio sul primo palo.
Peres gli ha lavorato una palla in maniera giusta, è spesso agevolato dagli esterni che abbiamo, Peres è stato bravissimo e lui ci è andato con i tempi giusti. Oggi ha fatto bene tutto, è un Dzeko che ci da enorme sbocco.
Grande reazione dopo il pareggio.
Sembra quasi ci abbia liberato, abbiamo ricominciato a fare gioco e siamo riusciti a segnare di nuovo anche con un po’, ma le intenzioni erano giuste.
Oltre al risultato cosa ti è piaciuto e cosa si poteva fare meglio?
Mi è piaciuto Juan Jesus su Candreva che non gli ha permesso tanto, bene Peres contro Perisic, mi è piaciuto Salah con le sue percussioni anche se non ci hanno dato tanto. Non mi è piaciuta quella fase di palleggio perché quella ci permette di respirare altrimenti ci tocca correre.
Icardi 0 occasioni da gol, grande lavoro.
Grande fase difensiva con i due centrali che non hanno concesso nulla e questo deve servire da spinta e da fiducia per le prossime partite perché le qualità ce l’abbiamo.
SPALLETTI IN CONFERENZA STAMPA
Soddisfazione per la vittoria?
Criticarla mi sembra eccessivo, prevalgono i tre punti. Sono stati fatti in un momento non felicissimo e contro una grandissima squadra.
Nainggolan in panchina?
Aveva un affaticamento a un flessore, poteva essere rischioso farlo giocare un pezzo importante di partita. Poi la Roma ha tanti altri calciatori forti, si può anche scegliere, fa parte del ruolo dell’allenatore. È chiaro che fare a meno di calciatori con questa qualità come lui di avere forza, corsa, disponibilità a lottare diventa difficile. Gli è capitato negli ultimi due allenamenti, però abbiamo altri calciatori forti ugualmente.
Roma poco cinica nel primo tempo?
Si dice spesso, purtroppo. Penso di dover riporre questa possibilità, sul fatto del creare opportunità importanti per fare gol ce ne vogliono sempre 3-4. È una cosa di cui bisogna parlare, bisogna lavorarci dentro e bisogna fare uno sforzo di testa, che un metro prima è presto e uno dopo è tardi. Quando capita un’occasione va sfruttata, non ripassa più. Menomale che abbiamo avuto quella reazione, la squadra è tornata a metà campo, sembrava dovesse liberarsi del timore di prendere gol, ha fatto un gol fortunoso ma ci sono state altre situazioni importanti. Noi dopo che hanno colpito quel palo ci siamo intimoriti a giocare la palla, abbiamo alzato di più, soluzione possibile con un Džeko così, che ha dato seguito per la velocità di Salah e Perotti. Poi ci è mancato il fraseggio corto e l’entrare nella metà campo palla al piede. CI servono entrambe le cose. Mi è piaciuto Džeko, mi è piaciuto Jesus su Candreva al quale non ha concesso molto, uno dei numeri fondamentali è andare addosso a chi mette palla dall’esterno senza fermarsi a 5 metri. Se vedete l’azione di un colpo di testa è la marcatura, ma se chi attacca chi fa il cross gli va a un metro, a 5 metri si ferma, si gira e si mette di fianco non è colpa dell’attaccante.
Quanti terzini o esterni creano questo togliere tempo e spazio per mettere palla giusta dentro?
Noi si prende troppi cross. Bisogna fare una prevenzione migliore e qualche volta di più la prendono i centrali. Questo non solo sui terzini, anche quando la palla respinta viene dentro e la controlla un mediano degli altri. Bisogna attaccare bene palla, vedere quanti cross respingo. Ogni volta che si prende gol, l’insufficienza va sempre al centrale, non è così. È chiaro che la linea difensiva secondo me ha fatto abbastanza bene, non siamo stati cortissimi e poi qualche cosa si sbaglia in fase difensiva, Peres e Jesus hanno fatto una buona partita, Manōlas e Fazio anche. Džeko: voto 10!
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