Sorrentino e la rivelazione del rigore di Totti: “Pensavo di poterlo ingannare”

Francesco Totti è senza dubbio uno dei migliori rigoristi nella storia del calcio italiano, con una storia internazionale segnata da due tiri dal dischetto iconici come quelli a Euro 2000, il cucchiaio a van der Sar, e al Mondiale 2006 agli ottavi con l'Australia. Per questo i portieri che si trovavano ad affrontarlo dagli 11 metri cercavano di studiare ogni sua singola mossa. Stefano Sorrentino, ospite del podcast 'Tutti In The Box', ha raccontato di un episodio di alcuni anni fa: "Calcio di rigore per la Roma, a Roma. Era la primissima volta nella carriera di Totti in cui lo punzecchiavano, un po’ lo fischiavano, rientrava da un infortunio e non segnava da tanto. Io avevo notato che contro i portieri che gli potevano dare fastidio lui calciava forte e dritto. Ho pensato che per invogliarlo a sbagliare il rigore dovevo farglielo tirare centrale. Lui - racconta l'ex portiere di Chievo e Palermo - mette giù la palla, io mi posiziono e gli lascio tre quarti di porta libera, vicinissimo al palo di destra. Lui aveva tutta la porta. Mi guardava come per dire ‘che fa?’ L’arbitro fischia. Lui fermo e io fermo lo guardavo. Lui parte con la rincorsa. Ogni passo suo era un passo mio, fino a che l’ultima volta che mi ha guardato prima di tirare io ero centrale. Gli ho allargato la porta e poi gliel’ho stretta. Lui ha calciato forte, ma all’incrocio dei pali". Poi il siparietto dopo il fischio finale: "Finita la partita, quando sono andato a prendere la maglia, mi dice: 'Aho. Ma sul rigore che ca..o stavi facendo?' Gli ho detto: 'Avevo una possibilità, che la calciassi forte centrale'. E lui mi ha risposto: 'Mi hai messo in difficoltà, vero, ma sul pallone ho chiuso gli occhi e ho tirato all’incrocio'".