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‘Slide Show’, Pjanic: “Spero di rimanere qui per tanto tempo. Ho parlato a Dzeko della Roma, qui farebbe bene”

"Questa è una città fantastica, un club fantastico, con tifosi che vivono il calcio", dichiara il centrocampista bosniaco nel programma di Roma Tv

Redazione

Miralem Pjanic, centrocampista della Roma, è il protagonista della puntata di oggi di 'SlideShow', programma in onda su Roma Tv nel quale il calciatore  guarda e commenta le foto di alcuni dei momenti più importanti della sua carriera calcistica e non solo. Ecco le sue parole: 

Esordio con il Metz

"Ho dei ricordi fantastici, ancora oggi quando ho l’opportunità mi sento con l'allenatore che ho avuto lì. Prima di venire alla Roma ho chiamato un mio allenatore del settore giovanile per chiedergli la sua opinione sul raggiungere la Roma."

Juninho

"Un giocatore incredibile per le sue punizioni. Era incredibile anche per lo stadio, quando ci stava un calcio piazzato tutto lo stadio cantava e sapevano tutti che per lui sarebbe stato come un rigore. Ho giocato purtroppo con lui solo un anno al Lione."

Gol al Real Madrid

"E’ stato uno dei gol più importanti che ho fatto. Era un sogno, c’era anche mio padre in tribuna. Segnare in quello stadio è stata un’emozione molto forte, quando ero piccolo seguivo Zidane e il Real Madrid. Ho segnato e li ho eliminati."

La Roma

"Sono felice di aver fatto questa scelta, spero di portare ancora tante volte questa maglia, sono molto contento. E’ una città fantastica, un club fantastico con tifosi che vivono il calcio."

Luis Enrique

"Un grande mister, era semplice quello che pensava. Purtroppo abbiamo avuto difficoltà quell'anno, ma quando ci ha detto che non ci sarebbe più stato ero triste. Avremmo dovuto far di più per tenerlo con noi. Ricordo i suoi modi di lavorare, era una brava persona, mi ha aiutato tanto e mi ha fatto anche crescere."

Gol alla Lazio

"Purtroppo abbiamo perso, sono entrato e ho segnato il 3 a 2. Marchetti non si aspettava che tirassi lì. Un bel gol ma abbiamo perso."

Zeman

"È stato l’anno più complicato che ho avuto. È uno che non parla con i giocatori, non chiede come si sentono. Dovrebbe ascoltare, è stato difficile, penso che avremmo potuto fare meglio se l’ambiente nello spogliatoio sarebbe stato più positivo. Tra di noi dentro lo spogliatoio non c’era comunicazione."

Gol inizio scorsa stagione

"Uno dei più belli segnati la scorsa stagione. Ricevo una palla dalla sinistra, era tutto perfetto per calciare subito, vedo il portiere un po’ fuori e faccio il pallonetto. Gol importante per lanciare la stagione nel modo giusto."

Punizione Napoli

"Una punizione può essere importante per sbloccare le partite. Abbiamo vinto 2 a 0, sono stato contento per i nostri tifosi."

Gol Manchester (tournée)

"Uno dei più belli: forza e distanza perfetta. Un po’ meno forte e il portiere l'avrebbe presa."

Nazionale

"È una maglia a cui tengo tantissimo, il nostro Paese ha sofferto tanto e con la qualificazione al Mondiale in Brasile abbiamo dato tanta gioia al nostro Paese. Era più del calcio, avevamo voglia di dare qualcosa al nostro popolo. E' un orgoglio per me e la mia famiglia indossare questa maglia e spero indossarla più tempo possibile. Farò di tutto per loro." 

Bosnia-Argentana (Mondiale Brasile)

"Abbiamo fatto una buona partita, pensavamo di avere più difficoltà. Abbiamo dimostrato voglia e determinazione, è stata una bella esperienza anche se penso che avremmo dovuto passare il turno. Siamo stati delusi, ma alla fine abbiamo chiuso bene il Mondiale per la nostra gente che era in euforia totale. Era una cosa bella che non dimenticherò mai."

Dzeko

"Con lui ho un rapporto forte, parliamo dei nostri club. Abbiamo avuto un periodo difficile, ci siamo sentiti. È un giocatore forte, di carattere. Un bomber così nel gruppo fa sempre bene, me ne accorgo vedendolo in Nazionale e nei club che ha in cui ha giocato. Ha già vinto tanto e mi farebbe piacere averlo sempre vicino."

La guerra 

"Non ho vissuto li, siamo andati via prima della guerra. Non mi piace parlarne, sono ricordi tristi. Questa guerra ci ha fatto male, penso che l’ex Jugoslavia era molto grande e adesso sarebbe una tra le forze più importanti del mondo; mi dispiace per tutta le persone che hanno perso i familiari. Ancora oggi se vai nel nostro Paese vedi le tracce della guerra, ne uscirà più forte. Le cose si metteranno a posto, ci torno sempre con grande piacere. Sono orgoglioso e contento di essere nato in Bosnia, vedo tutta la mia famiglia ogni anno."

Padre

"È una persona molto importante per me, mi ha fatto diventare una grande giocatore e un grande uomo. È un esempio per me e spero di ridargli quello che mi ha dato lui; ai miei genitori gli auguro il meglio."

Edin (figlio)

"È la cosa più bella che ho con la mia famiglia; oggi ho la fortuna di averlo, la mia fidanzata lo ha messo al mondo e sono il papà più felice del mondo. Spero di essere un esempio per lui, di insegnarli il rispetto della gente. Ciò che gli auguro è la salute, tutto il resto verrà."

Famiglia

"È una bella famiglia, è importante. Più cresco più vedo quanto è importante la famiglia. Mi hanno aiutato tanto e senza di loro non sarei dove sono."

Il Colosseo

"Non avevo mai avuto la possibilità di vedere Roma, ci sono cose bellissime. Il Colosseo è uno spettacolo, è incredibile. Monumenti fatti molti anni prima di noi, è una delle città più belle al mondo, amo questa città."

Totti e De Rossi

"Due simboli della Roma. Daniele è un personaggio molto importante nel nostro spogliatoio, uno che ti fa sentire l’amore per la Roma. Lui è un tifoso sul campo, ti dà tanta grinta e rabbia. Un giocatore di grandi qualità, un grande uomo che aiuta tutti quando arrivano a Roma per sentirsi subito bene. Tutti gli devono voler bene, ci tiene a questa maglia e spero di vincere qualcosa con lui.

Francesco è il ‘king’ di Roma, è il capo di noi tutti. Mi intendo molto bene con lui fuori e dentro al campo. È un grande giocatore, legge quello che vuoi fare, sa le cose prima, è semplice giocare con lui, è un orgoglio giocare con lui. È un po’ scemo negli spogliatoi ma è fantastico ed incredibile. Spero possa giocare ancora degli anni, ha fatto un percorso straordinario; ha fatto la storia della Roma e la storia anche d’Italia vincendo un Mondiale e facendo tantissimi gol. Totti è sempre meglio averlo sul campo che fuori, ti porta sempre qualcosa in più."

La squadra

"Un gruppo di scemi, che vive bene. Mi dispiace che Benatia non c’è più, avevo legato molto con lui; è fortissimo, siamo stati insieme ogni giorno. È andato via, ma magari tornerà. Sono due anni che arriviamo secondi ed avere questa continuità è molto importante per noi e per la società. Sono sicuro che avendo questa continuità ci sarà la possibilità di vincere trofei e titoli. Faremo di tutto per i tifosi e per noi stessi per vincere qui a Roma. Sarà una cosa incredibile e la gente lo merita."

Pallotta

"Era il giorno quando firmai il rinnovo, volevo continuare qui e tutti lo sapevamo. Abbiamo preso un po’ di tempo perchè c’era un campionato da giocare, poi c’era il Mondiale. Un grande presidente, sono qui dal primo anno di Pallotta e da quando sono qui porta la Roma in alto. Sta cambiando le cose, i giocatori lo stimano tanto. So che sta lavorando duro per fare uno stadio per la Roma e se riuscirà a fare questo sarà ancora più grande di quello che già è."

Garcia

"Ho passato degli anni positivi con lui, giocava in Francia un calcio positivo. Ha vinto lo scudetto, ha tanta esperienza, uno staff buono e sta lavorando bene. Quest’anno abbiamo avuto difficoltà ma la sua volontà è andare avanti, di cercare di vincere le partite e di non mollare mai. Quest’anno siamo ancora finiti secondi, potevamo fare di più in certe occasioni; lui è un vincente e il gruppo sta dietro di lui."

Gol contro il Napoli (esultanza polemica)

"Per fare chiarezza, dato che ho visto scritto tante cose, io ero in un periodo complicato. In questa seconda parte della stagione avevo problemi grandi con la caviglia e non potevo fare altra cosa che gestirmi durante gli allenamenti. Non ero al 100% però volevo esserci e stare vicino alla squadra e far vedere che c'ero, che volevo dare una mano. Però non potevo farlo perchè avevo dolori forti, mi è uscita tanta rabbia dopo il gol perchè vedevo che si dicevano tante cose su di me e la gente non sapeva che cosa avevo realmente; ero più incazzato con chi scriveva cose su di me che con i tifosi, adesso sanno tutti che non ce l’avevo con loro ma con certi che non sapevano che cosa stavo passando."

La grande bellezza, la Roma

"Siamo più forti della Lazio. Ricordo situazioni belle, avevo tanta voglia di giocare quella partita per me e per i tifosi. Il gruppo lo sentivo bene durante la settimana e questa vittoria è stata la ricompensa per il nostro lavoro durante l’anno, anche se abbiamo passato dei momenti difficili. È stato bellissimo festeggiare con i tifosi e ancora oggi sono tutti contenti per aver lasciato la Lazio dietro di noi. Questa vittoria la dedichiamo ai nostri tifosi che, anche nei momenti difficili, sono rimasti accanto a noi."

La Sud

"Ho fatto tanti gol davanti la Sud, mi viene spesso in mente di andare lì da loro. Per noi giocatori è una cosa pazzesca, dopo tanti anni che sono a Roma ho capito cosa vuol dire per loro questa squadra. È una grande emozione segnare davanti a loro, loro sono tanta roba."