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Shomurodov: “Voglio portare trofei, posso giocare anche insieme ad Abraham”

Getty Images

Le parole dell'attaccante uzbeco: "Appena sono arrivato volevo far vedere subito quello di cui ero capace e quello che di buono posso fare per la squadra e per questa città"

Redazione

Alle 14:00 la Roma presenta alla stampa e ai tifosi Matias Vina ed Eldor Shomurodov, nuovi acquisti del calciomercato estivo. I due hanno già debuttato sia in Conference League che in campionato, con l'uzbeco che in Europa è andato in gol mentre in campionato ha confezionato l'assist per il secondo gol di Veretout.

 

Pinto in conferenza stampa

Fare la conferenza stampa 2/3 settimane dopo che il calciatore è arrivato è buono perché avete visto le partite. Per me è un orgoglio prendere questi due calciatori. Sono due profili in linea con il progetto che abbiamo.; Calciatori giovani con prospettiva futura. E' coerente con tutto quello che abbiamo detto prima. Vina lo conosco bene da molto tempo, a 23 anni ha vinto 5 titoli e nella scorsa stagione ha fatto bene col Palmeiras. Nel futuro mi aspetto che possa giocare anche con Spinazzola, non è giusto dire che è il sostituto. Eldor è arrivato la stagione scorsa in Italia e abbiamo capito che le sue caratteristiche potevano essere importanti per la squadra. Sono stati un lavoro tra me, scout e allenatore. E' importante quando prendiamo un calciatore che possiamo scegliere insieme. Sono le parole che mi piace dire in questi momenti.

Shomurodov

Già l'anno scorso al Genoa abbiamo visto che hai caratteristiche da un attaccante di alto livello, hai fatto gol in tutti i modi. Sai partecipare anche alla fase difensiva e nelle partite con la Roma abbiamo avuto la conferma di quanto il tuo profilo sia completo. Perché solo a 26 anni sei arrivato nel grande calcio? Dare una giustificazione è difficile, forse dipende dal fatto che ogni singolo anno ho provato a pormi degli obiettivi per migliorare sempre. Non importa a quale età io sia arrivato a giocare in un grande club come la Roma ma l'importante è che sono qui oggi e ne sono felice. Che 27 anni siano tardi o presto è poco importante. Non vedo l'ora di dimostrare quello che valgo e vincere qualcosa qui per la Roma e con la Roma.

Qual è il ruolo in cui ti senti più a tuo agio e come ti vedi in coppia con Abraham? Per il mio ruolo devo dire che dal punto di vista della fase offensiva sia che io giochi più largo o più al centro non ho grandi differenze, mi trovo bene in entrambi i ruoli. Mi sento bene a fare la fase offensiva che mi viene richiesta qui alla Roma. Per 'attacco condiviso con Abraham, la cosa importante è che tutto quello che viene deciso venga fatto per il bene della Roma. Se mi verrà chiesto di giocare insieme a lui vorrà dire che dovremo aiutare insieme alla squadra. Se mi verrà chiesto di aspettare, aspetterò. Se la cosa più utile per la squadra è giocare con lui non vedo l'ora di farlo.

Pinto ha insistito anche oggi nel presentarvi che la ricerca dei giocatori che ha fatto la Roma devono avere una grande voglia di vincere, tu la senti dentro visto che finora hai vinto poco? Dal punto di vista umano vieni da un paese lontano, i principali punti di riferimento al di là del campo e di Trigoria quali sono stati? Come ho detto prima di arrivare in un top club come la Roma ero concentrato a giocare bene e a migliorare me stesso anno dopo anno senza mettermi troppa fretta. Più che pensare se gioco bene o male io devo pensare al bene soprattutto della Roma. Indipendentemente che io giochi bene o male quello che devo pensare a raggiungere è la vittoria non solo di qualche partita ma di un trofeo. Un punto di riferimento è la fame di vittoria, la colonna portante di quello che sto facendo alla Roma: mi interessa dare una mano alla squadra e portare dei trofei per questa squadra. Questa è la mia motivazione di ogni giorno.

Qual è il tuo rapporto con Mourinho?Vi siete incontrati due anni fa in un ristorante a Mosca quindi già vi conoscevate.Ha avuto un ruolo importante per il tuo arrivo a Roma? Ci siamo visti per la prima volta io e il mister due anni fa a Mosca, non appena è arrivata la notizia dell'interesse della Roma ho detto subito di sì, non ho potuto tergiversare: ero contento di arrivare qui per la Roma perché la ritengo un top club che ha una grande storia e una grande piazza e si pone obiettivi ambiziosi. Mourinho è stato uno dei motivi per cui ho deciso di venire qui a Roma, uno dei migliori allenatori al mondo. Sono molto contento di essere qui con lui e di poter crescere anche grazie al lavoro di Mourinho.

Ti aspettavi di essere subito così importante nella Roma? In cosa senti di dover crescere di più per aiutare la squadra? Appena sono arrivato volevo far vedere subito quello di cui ero capace e quello che di buono posso fare per la squadra e per questa città. Quello che alla fine ho dimostrato era di più di quello che mi aspettassi ma devo continuare così e migliorare ancora negli aspetti in cui devo crescere, che sono svariati, non solo per aiutare la squadra a vincere i trofei ma anche per dare una gioia ai tifosi.