Salih Uçan è pronto a fare il grande salto. La prossima stagione sarà decisiva ai fini del riscatto che la Roma potrà esercitare, acquistando definitivamente il centrocampista turco di proprietà del Fenerbahce. Le vacanze stanno finendo, ma il talento classe '94 sembra già carico in vista della prossima stagione. E così Salih Uçan ha raccontato la sua prima annata in giallorosso e il suo futuro ancora in bilico fra Italia e Turchia a Radyospor. Ecco le sue dichiarazioni:
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Salih Uçan: “Il mio futuro? Tutto può succedere”
Il centrocampista turco ha aggiunto: "Io mi sto preparando per un futuro a Roma e un altro in Turchia. Già so cosa posso dare al Fenerbahce se dovessi tornare. Ma se dovessi passare alla Roma credo che potrei rappresentare il mio paese all'estero...
"Ora sono ad Istanbul per gli ultimi giorni, poi tornerò a Roma. Nel primo precampionato con la squadra giallorossa giocammo contro Manchester United e Inter in un torneo americano, e poi contro il Liverpool in amichevole. Nel primo periodo andava tutto bene. Il mister mi diceva 'sono contento delle tue prestazioni'. Poi mi sono infortunato e sono stato fuori per 48 giorni, non avevo mai avuto un problema fisico del genere. Ho dovuto lavorare a parte. In quel momento la squadra stava giocando bene e vinceva. Così ho perso il ritmo, non potevo giocare a causa dell'infortunio, la condizione fisica mia era diversa da quella degli altri compagni. Contro il Cesena però sono sceso in campo da titolare e alla fine della partita sono stato eletto 'man of the match'. Ho ritrovato una buona condizione fisica e ho giocato nuovamente una gara. Durante il periodo in cui ero ai box, l'allenatore mi diceva 'sei un giovane calciatore in un paese nuovo, con una cultura e una lingua diversa, ti devi abituare.' Ci voleva tempo per abituarsi ed ambientarsi alla Serie A. Il 5 luglio ci ritroveremo per ricominciare gli allenamenti."
Il problema della lingua?
"Quest'anno ho studiato l'italiano 5 volte a settimana in lezioni da un'ora e mezza. Negli ultimi 5 mesi veniva agli allenamenti il mio assistente perchè capisco l'italiano, ma non riesco ancora a rispondere rapidamente."
Come ti trovi a Roma?
"In città ci sono tanti tifosi romanisti. Ero molto fiducioso anche prima di approdare in Italia. Quando i tifosi mi incontrano in strada mi dicono sempre che vogliono vedermi giocare. Mi vogliono bene a Roma"
Futuro?
"La Roma mi ha voluto prendere per ciò che potrei fare in prospettiva. Inizialmente volevano proprio comprarmi, ma dopo aver trattato con il presidente del Fenerbahce hanno optato per la decisione finale del prestito biennale con diritto di riscatto fissato. Se la Roma mi vuole, dovrà esercitare il diritto di riscatto al termine dei due anni di prestito, ma spetta a loro la decisione. Io mi sto preparando per un futuro a Roma e un altro in Turchia. Già so cosa posso dare al Fenerbahce se dovessi tornare. Ma se dovessi passare alla Roma credo che potrei rappresentare il mio paese all'estero nel modo migliore. Ma di questo non voglio parlare, nel calcio tutto può succedere."
La stampa in Italia?
"Non è come in Turchia. Le notizie sono accurate, non dicono bugie. Però è vero che a volte ci criticano aspramente"
Le differenze tra la Serie A e il campionato turco?
"Gli allenamenti e le infrastrutture non credo siano molto diverse. L'unica vera differenza è che il ritmo è più elevato in Italia."
Rapporti con i compagni?
"C'è un bel gruppo, alla fine ho stretto più amicizia con i giocatori giovani, come per esempio Skorupski. Il rapporto con Totti è buono, anche se naturalmente non posso considerarlo un amico perchè ci sono circa 20 anni di differenza fra noi."
La famiglia?
"La mia famiglia non mi lascia in pace, ma è così da quando ho 14 anni. In Italia sono venuti a trovarmi nell'ultimo mese, ogni volta che devo partire mia madre piange per due settimane."
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