Manca poco e si ricomincia: martedì la Roma si ritroverà a Trigoria, con Garcia in panchina ma non certo fortificato dalle voci che ogni giorno si susseguono sul suo futuro e sul possibile successore. Oggi a far da padrone, come spesso gli accade dentro e fuori dal campo, è stato Antonio Conte, suo malgrado. L’attuale commissario tecnico della Nazionale, infatti, è sulla bocca di tutti in Italia e all’estero. La Federcalcio, tramite il suo dg Uva in trasferta a Dubai, si auspica che scelga di rimanere per un altro biennio sposando il progetto; il Chelsea, ora in mano a Hiddink dopo l’esonero di Mourinho, sogna di affidare al pugliese la ricostruzione tecnica dei Blues. Non è un mistero che dalle parti di Trigoria più di qualcuno (forse non Sabatini, però) farebbe carte false per poter ingaggiare l’ex Juve, uno dal pugno duro in grado di raddrizzare uno spogliatoio troppo ondivago e confuso. Poi c’è la Juve stessa, che non è certo scontenta di Allegri ma potrebbe trovarsi con la panchina scoperta qualora il toscano venisse attirato altrove, magari proprio da un club inglese in cerca di organizzazione, gioco e risultati.
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Sabatini attento: il Real pressa Pjanic. Entra nel vivo il mercato giallorosso
Durante la settimana la squadra tornerà a Trigoria, mentre il ds volerà a Genova per strappare Perotti. La stessa cosa vorrebbe farla il club madrileno con il centrocampista bosniaco
ALLARME BLANCO Da queste parti, però, bisogna stare molto attenti al mercato in uscita. Perché se la cessione temporanea di Iturbe al Bournemouth non ha lasciato nessuno strascico (vi ricordate le sollevazioni social quando era stato ceduto al Genoa in estate?), quella di Pjanic al Real potrebbe creare più di un problema. Ambientale e tecnico in primis. L’obiettivo dei blancos è quello di strappare il bosniaco alla Roma già durante la sessione invernale, facendo pressione sul 25enne ex Lione. Non c’è dubbio che la società castigliana non avrebbe problemi a ricoprirlo d’oro, incrementando notevolmente l’ingaggio attualmente percepito (3,2 milioni di euro netti, scadenza giugno 2018). Ma la Roma vuole resistere fino a fine stagione, quando sarà applicabile la clausola da 45 milioni di euro e soprattutto quando sarà eventualmente instaurabile un’asta tra i principali top club europei.
PEROTTI, KOLASINAC E GERSON Oltre ad Alisson, sul quale Sabatini lavora alacremente per non sprecare il vantaggio sulla Juventus, gli altri due nomi su cui punta forte il ds giallorosso sono Diego Perotti e Sead Kolasinac. Il primo, 28 anni compiuti a luglio, quest’anno è sceso in campo 14 volte (1 gol) con la maglia del Genoa ed è l’obiettivo principale per sostituire Iturbe: mancino, abbastanza veloce e bravo nel dribbling, ama più mandare i compagni in rete che cercare lui stesso la finalizzazione. Preziosi fa fatica a privarsene e vorrebbe convincere la Roma a virare su De Maio, terzino e centrale difensivo. Attenzione anche alla concorrenza del Milan, paventata da SportMediaset: l’inserimento di Galliani potrebbe complicare le cose, visti gli eccellenti rapporti tra il dirigente rossonero e Preziosi. Per il ruolo di terzino sinistro c’è un trattativa ben avviata con lo Schalke 04 per Kolasinac, 22 anni, nazionale bosniaco nato a Karlsruhe: mancino, con un infortunio al ginocchio che ne ha rallentato l’esplosione ma considerato dagli addetti ai lavori un prospetto di livello. Infine ecco Gerson, talentino brasiliano del Fluminense, acquistato ad agosto per 17 milioni di euro, strappato alle grinfie del Barcellona che aveva già un pre-accordo con il club carioca: rimarrà a Trigoria per ambientarsi e conoscere la città e i compagni, poi verrà tesserato e del suo futuro se ne parlerà in estate.
IN ATTESA DEL CAPITANO Non lo vediamo in campo da esattamente tre mesi e la sua assenza, tecnicamente e umanamente, sta pesando molto. Francesco Totti ha quasi ultimato il recupero fisico e il 6 gennaio potrebbe tornare in campo a Verona contro il Chievo, complice anche la squalifica di due giornate comminata a Dzeko per i “vaffa” british rivolti all’arbitro nell’ultima partita del 2015 contro il Genoa. Il numero 10 quest’anno è andato in gol contro il Sassuolo all’Olimpico (300^ rete in carriera con una sola maglia) e ha una gran voglia di riprendersi la squadra con la fascia al braccio. Con un Capitano in più, Garcia potrebbe puntellare una panchina traballante sulla quale incombono più ombre, principalmente quella di Luciano Spalletti. Il toscano è in attesa, corteggiato dalla Cina ma incuriosito anche dai movimenti previsti e prevedibili in tanti club italiani e non solo.
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