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Ruocco (Ministero della Salute): “Sulla quarantena e la riapertura degli stadi il dialogo è aperto”

Il membro del CTS e segretario generale del Ministero della Salute: "Si può ragionare con tutte le misure di sicurezza del caso"

Redazione

Una volta decisa la ripresa del campionato di Serie A con modalità e date, restano ancora da decifrare le questioni relative alla possibile riduzione della quarantena in caso di positività e la riapertura degli stadi ai tifosi. Giuseppe Ruocco, membro del CTS e segretario generale del Ministero della Salute, ne ha parlato a 'Radio Punto Nuovo': "Tutti gli sport di squadra presentano criticità difficilmente superabili. Questo è uno dei motivi per cui ci si è approcciati gradualmente alla ripresa del calcio, fino a pensare alla futura presenza di un certo numero di spettatori. Per i calciatori e lo staff, ci sono una serie di problemi: i calciatori rientrano presso il proprio domicilio alla fine dell'allenamento, il mondo del calcio ha tutta una serie di persone che girano intorno. Il CTS ha fatto un ragionamento con la FIGC per arrivare a regole che convincessero tutti. Si è discusso della riduzione della quarantena del contagiato, ma siccome è un mondo molto importante, le norme di prudenza sono per ora tutte da applicare. Mi rendo conto che potrebbero essere viste come un cappio, con le difficoltà per la fine del campionato. La cosa positiva è che il CTS continua a riunirsi, il dialogo è aperto, il Ministro Spadafora è aperto a qualsiasi tipo di ragionamento". Infine sugli stadi: "Si potrebbe ipotizzare più avanti – in caso di curva epidemiologica favorevole – di andare anche verso altre aperture. L'apertura degli stadi non è esclusa al 100%, si può ragionare con tutte le misure di sicurezza del caso. C'è da chiarire che il CTS non prende decisioni, questo compete al Governo. Tutto è accoglibile nell'ambito del ragionamento scientifico, quindi penso che anche una qualsiasi organizzazione si può rivolgere al CTS che ha una propria segreteria".