"C'avemo bona lingua e mejo mano". Recita così un vecchio detto romano che ben rappresenta l'esperimento di unire foto e poesie nel libro RomanaMente scritto da Emiliano Bernardini e Fabio Bernardo. Certo il significato era diverso e la mano svelta serviva per usare il coltello mentre la lingua bona per le offese. Oggi i mezzi sono cambiati e noi il nemico preferiamo colpirlo al cuore con le emozioni. La lingua bona ci serve per dare voce al sentimento, la mejo mano invece per rubarne la bellezza tramite l'obiettivo. Roma, noi, ce l'abbiamo nel sangue: è sposa, amante ma soprattutto madre. E pertanto abbiamo l'obbligo di ricordare a chi si è scordato che sta città c'ha er core der popolo padrone.
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RomanaMente: il libro con foto e poesie di Roma
Roma, noi, ce l'abbiamo nel sangue: è sposa, amante ma soprattutto madre. E pertanto abbiamo l'obbligo di ricordare a chi si è scordato che sta città c'ha er core der popolo padrone
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