Sedersi davanti alla tv con la serenità e la coscienza a posto di chi ha fatto il suo dovere: è questo lo stato d’animo della Roma - e dei romanisti - in questa domenica meteorologicamente grigia e piovosa, ma calcisticamente piena di sole. I tre gol rifilati a domicilio a un ottimo Empoli (18 totali in 6 partite, solo 4 subiti) hanno riportato Spalletti&Co. al terzo posto, almeno finché non si saprà il risultato di Fiorentina-Napoli, in programma domani sera. Un pari al “Franchi” terrebbe i giallorossi in vantaggio nella corsa Champions, ma c’è chi lancia lo sguardo oltre facendo tesoro degli ulteriori due punti che si guadagnerebbero sul Napoli secondo, con lo scontro diretto all’Olimpico a tre giornate dal termine. In molti ci credono – soprattutto i giocatori, che nel post partita di ieri hanno tenuto aperto uno spiraglio per obiettivi più gustosi del “solo” piazzamento Champions – ma il Comandante Spalletti, sempre più leader maximo di questa Roma, invita tutti a volare basso e a pensare al prossimo impegno, quello di venerdì sera proprio contro la Fiorentina di Sousa.
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Roma, un Faraone per il terzo posto. E domani torna Pallotta
Spalletti si gode il momentaneo terzo posto e i gol di El Shaarawy (4 in 5 presenze), tenendo gli occhi puntati sulla Fiorentina. Il presidente avrà una settimana impegnativa: Totti, Sabatini, Conti e il nuovo stadio
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“FARAONE” DI NOME E DI FATTO Il protagonista della giornata è Stephan El Shaarawy, autore di una doppietta al “Castellani”, alla quarta marcatura in cinque presenze, una media degna del miglior Higuain. Lui che al Milan era diventato di troppo per colpa di Balotelli e che il Monaco ha scaricato a una manciata di minuti dal riscatto. Lui che è arrivato a Trigoria tra lo scetticismo generale, additato addirittura come “poco professionale” negli atteggiamenti dentro e fuori il campo. Così non è stato: si allena bene e con sacrificio, lo stesso che mostra in campo nel ruolo da tornante che gli sta cucendo addosso Spalletti, pronto a catechizzarlo anche dopo una splendida doppietta. In 391 minuti con la maglia oro e porpora, l’italo-egiziano si è già guadagnato una buona fetta di riconferma e chissà, magari anche una convocazione per gli Europei in programma in Francia dal 10 giugno al 10 luglio. Ieri Sandreani, collaboratore di Conte, era in tribuna e il messaggio, siamo sicuri, l’ha recepito forte e chiaro.
L’AMERICANO A ROMA Domani James Pallotta sbarcherà nella Capitale, in quello che si prospetta come uno dei più impegnativi e difficili soggiorni romani per il presidente. Di nodi da sciogliere ce ne sono parecchi, a cominciare dalla situazione di Francesco Totti. Il Capitano vorrebbe prolungare il contratto da calciatore fino al 2017, la società ha intenzione di convincerlo a far partire da giugno quello da dirigente – durata di sei anni - , evitando anche che il numero 10 decida di andare a giocare altrove (Stati Uniti? Cina? Emirati?) pur di accontentare la sua voglia di calcio giocato. Terrà banco, ovviamente, anche la questione legata al nuovo stadio: i continui ritardi, dovuti soprattutto a una gestione evidentemente poco consona dell’iter da parte dell’ex responsabile Mark Pannes, non sono piaciuti a Pallotta che vuole chiudere al più presto affinché parta la conferenza di servizi in Regione. In agenda c’è anche un appuntamento con Colette, responsabile del matketing giallorosso. Ma ancor più importante è il faccia a faccia che si consumerà con Walter Sabatini, finora dimissionario solo a voce. L’intenzione è chiedergli di rimanere fino a scadenza (2017), ma in caso contrario nessuno si strapperebbe i capelli e c’è già una rosa di nomi tra cui pescare l’alternativa. Anche Bruno Conti aspetta risposte dal presidente. Venerdì sera Pallotta presenzierà al big match con la Fiorentina, poi volerà a Madrid con la squadra per il ritorno degli ottavi Champions e infine tornerà a Miami. Chissà con quali obiettivi raggiunti.
NAINGGOLAN NON PREOCCUPA L’affaticamento al muscolo tibiale anteriore destro accusato dal belga durante il primo tempo di Empoli non preoccupa eccessivamente lo staff medico giallorosso. L’ex Cagliari si è fatto sostituire in tempo, le sue condizioni saranno monitorate con attenzione, ma filtra ottimismo per il suo impiego venerdì sera contro i viola. L’energia del centrocampista di origini indonesiane è fondamentale per il gioco di Spalletti, ma anche in caso di una sua assenza i rimpiazzi non mancano: vedremmo in campo Keita al fianco di Pjanic, con Salah ed El Shaarawy ad agire sugli esterni e Perotti trequartista dietro Dzeko. E chissà che Kevin Strootman non possa aumentare il minutaggio, dopo essere rimasto a riposo contro l’Empoli.
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