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Roma, tributo a De Falchi. La sorella: “Antonio è ancora qui. E va sempre in curva”

Le parole di Anna alla vigilia del ricordo organizzato dalla Sud: "Non ha avuto giustizia, ma domani spero sia una serata di gioia"

Redazione

In occasione di Roma-Milan di domenica sera, la Curva Sud ricorderà Antonio De Falchi, il tifoso giallorosso ucciso il 4 giugno del 1989 fuori dai cancelli di San Siro con calci e pugni dopo un'aggressione di una trentina di "tifosi" avversari. L'autopsia parlerà solo di arresto cardiaco: dei quattro imputati, tre se la caveranno per insufficienza di prove e il solo Luca Bonalda prenderà sette anni per omicidio preterintenzionale, in libertà vigilata. "Questo affetto, a parte il dolore, è una gioia: è come se Antonio fosse sempre presente - le parole di Anna, la sorella di Antonio, riportate dall'agenzia Agi -. Se penso alla Giustizia provo rancore e rabbia: Antonio non ne ha avuta. Alla fine non ha pagato nessuno: solo lui e noi". 

Domani, allo stadio, ci sarà anche lei con due suoi nipoti: "Sono stata invitata dai ragazzi della curva. Spero sia una serata particolare, senza razzismo e violenza: il calcio deve essere gioia e divertimento. Io ancora oggi parlo con Antonio: per me è qui. E va in Curva". 

La Sud ha deciso di omaggiarlo, diffondendo un volantino: "In occasione di Roma-Milan i ragazzi della Sud ricorderanno Antonio De Falchi nel trentesimo anniversario della sua scomparsa. Vi invitiamo a portare la sciarpa che tesa durante l'inno andrà ad abbracciare idealmente Antonio".