La conferenza stampa di Daniele De Rossi alla vigilia di Roma-Bayer Leverkusen che si giocherà giovedì 2 maggio 2024. Il tecnico ha risposto alle domande dei giornalisti analizzando la semifinale di Europa League e criticando il comportamento della Lega che non ha acconsentito alla richiesta del club di posticipare la gara con l'Atalanta, decisiva per un posto in Champions.
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De Rossi: “Strano che la Lega non ci accontenti. Del Bayer temo tutto”
Lukaku è pronto ad affrontare una partita dal primo minuto come questa? Visto il recupero di Smalling potrebbe portare Llorente a giocare a destra? "Romelu ha pochissimo nelle gambe di allenamento, ma ha saltato anche poco, non è stato un infortunio lungo. Ieri ha fatto un allenamento non intensissimo come gli altri. Qualche dubbio ce l'ho ancora. Chris ha fatto un allenamento in piena con i ritmi, spero di recuperarli entrambi, vedremo la gestione del minutaggio. Quello di Llorente a destra è un discorso che può starci, lo valutiamo anche in base a come li vedo tutti i giorni e agli ultimi esperimenti fatti con centrali spostati a destra."
Hai detto che la tenuta mentale è l'aspetto più temibile del Leverkusen. Come stai allenando la Roma da questo punto di vista? "Non ritengo che si la cosa più temibile, penso che da temere c'è tutto, la maniera in cui giocano, giocano benissimo. Hanno giocatori molto interessanti, stimo molto il loro allenatore, hanno più tempo alle spalle con questo allenatore. Una cosa da rispettare molto è che siano imbattuti nonostante siano andati sotto spesso e volentieri. Oltre ad una squadra che gioca bene a pallone hanno acnhe raggiunto una consapevolezza e una tenacia negli ultimi minuti che è impressionante. Ci sono cose calcistiche e meno mentali che me li fanno rispettare tanto. Noi ci stiamo dentro alla partita fino all'ultimo, non avremmo vinto ad Udine se non fosse così e non avremmo segnato a Napoli. Da questo punto di vista saremo uguali ed entrambe lotteranno fino all'ultimo secondo".
Il fatto che loro siano imbattuti e non imbattibili, può essere un peso per loro? Puoi essere un tasto delicato? "Non penso sia un peso, penso sia qualcosa a cui aggrapparsi, sono stati imbattuti perché hanno fatto sempre meglio dell'avversario. Ci sono state alcune squadre che hanno affrontato il Leverkusen giocando partite ottime e non hanno vinto. C'è qualcosa di grande in questa squadra, hanno raggiunto un obiettivo che non avevano mai raggiunto prima e hanno uno dei più forti allenatori al mondo. Mi piacerebbe anche a me essere imbattuto".
Hai tatuaggio sulla gamba che ti descrive come giocatore, ma come ti descrivi come allenatore? "Ho molti tatuaggi, sono stanco di sentire il dolore dei tatuaggi e mi sono fermato. Prima vinciamo qualcosa di importante poi ci penserò. Da allenatore devi essere più calmo, non puoi fare scivolate. A volte mi manca quella sensazione, ma ho i miei calciatorie credo in loro al 100%. Mi hanno dimostrato di poter fare tutto. Ora sembro giù calmo, ma ho ancora il fuoco dentro".
Undici maggio 2023 il Leverkusen perse all'andata con la Roma, ultima sconfitta europea del Leverkusen in Europa. Quanto può essereuno stimolo o una paura per voi? "C'è un discorso di cabala per chi ci crede e per chi pensa che queste cose contino. Io penso di cercare di preparare i miri giocatori e la partita per quel che incontreranno in campo: una squadra completamente diversa da quel Leverkusen che era meno pericoloso negli ultimi metri e aveva meno consapevolezza di se stesso. Basta vederla per capire che è una squadra diversa da quella semifinale, oggi è nettamente più forte"
Qual'è l'aspetto del Leverkusen ceh ti piace di più?"I giocatori sono molto forti e sono nelle posizioni ideali per fare male. Ha individualità incredibili, se pensiamo a Wirtz, Firmpong, Grimaldo, Boniface e lo stesso Patrick (schick, ndr) è un ragazzo che è sempre stato forte, ma è diventato uomo. Sono giocatori forti, in difesa sono solidi. Se non gioca Firmpong entra Tella, hanno giocatori di qualità e con grande gamba, ti lasciano sempre qualche dubbio su cosa fare, credo abbiano costruito una squadra molto forte grazie alle idee dell'allenatore e all'acquisizione di giocatori importanti".
Il Leverkusen difende anche a tre, è una possibilità schierare la squadra aspecchio vista l'assenza di alternative a Karsdorp? "E' una possibilità e mi intriga, è una cosa che stimolerebbe i miei giocatori all'uno contro uno. Qui vi soffermate a pensare che questa Roma la difesa a tre non la possa più fare. Se fatta bene invece, fatta con protagonisti che sanno vivere la fase difensiva anche in fase offensiva è un'opzione interessante. Non vuol dire che giocheremo a tre".
Le due squadre si somigliano molto, sono due tra quelle che segnano di più tra gli ultimi minuti. Dove si può decidere la partita dal punto di vista tattico. Usando un 4-3-3 e avendo quindi doppie sovrapposizioni, può essere un'arma vincente? "Si il 4-3-3 può essere un'arma vincente. Non c'è uno schieramento iniziale che può essere così tanto decisivo. Più si va avanti più noi giovani allenatori capiamo che una volta che fischia l'arbitro iniziano a muoversi tutti. Il terzino tante volte quando giocavo io era uomo di fascia, ora lo vediamo spesso dentro al campo. Non è un discorso di 4-3-3, spesso ci leghiamo a questi moduli per parlare di come difendiamo, ma dipende dall'impostazione che vogliamo dare alla squadra. Poi dipende dal tuo avversario perché magari il terzino te lo ritrovi davanti la difesa come Geertruida del Feyenoord. E' una divertente partita a scacchi".
Anche la Roma è cambiata molto rispetto la stagione scorsa. Sei disposto a cambiare il tuo stile di gioco per contrapporti al Leverksuen? "Conosciamo il loro stile di gioco. Sappiamo che dobbiamo attaccare, ma allo stesso tempo stare attenti. Ora siamo concentrati sulla prima partita e poi penseremo al ritorno, ma non guardare troppo alle semifinali giocate lo scorso anno, perché è cambiato molto. Sono gli stessi club, ma due squadre diverse, due tempi diversi. Ci sono diverse consapevolezze, loro sono campioni di Germania e sono più coscienti di essere un team veramente buono. Sono imbattuti ma possiamo farcela".
DE ROSSI A SKY SPORT
I nuovi allenatori italiani stanno cambiando il calcio? "Io penso che la nuova generazione stia assimilando idee già date in passato, specialmente da Guardiola. E lui le ha prese dal calcio degli anni '70. Il calcio si evolve, prima noi italiani eravamo considerati conservativi e adesso invece la nuova ondata ha più un atteggiamento offensivo. Il calcio è sempre quello, poi ci sono idee diverse che magari arrivano da un calcio di tanti anni fa".
La Roma è una squadra costruita per vincere solo in Europa? "Se fosse così sarebbe gravissimo e non potrei preparare la partita con la Juventus. Da quando siamo arrivati, abbiamo 2 punti di media in campionato. Se avessimo 70 punti, saremmo tranquilli in Champions e potremmo pensare solo all'Europa League. Non possiamo farlo ma non posso neanche dire che la mia squadra sia abituata a vincere solo in Europa, il mio percorso è positivo anche in campionato".
Il rapporto con la Lega? "Mi trovo un po' spaesato. Ho alle spalle persone che si occupano di questa squadra 24 ore su 24, a volte trovo Lina e Maurizio al telefono di sera tardi avvelenati per questa situazione. Accontentare tutti è difficile, però a volte sembra strano che non veniamo accontentati noi, come squadra italiana e orgoglio in Europa. Non voglio fare dietrologia, ma resta sicuramente un precedente. L'unica cosa strana è che non si trova una data, mentre per un'altra partita si è trovata una data a fine campionato e a giocatori in vacanza, non mi era mai successo. Giocare 3 giorni dopo non sarà mai la stessa cosa. Per il resto, noi dobbiamo pensare al campo e cercare di migliorare".
I migliori allenatori sono ex centrocampisti, è vero?"A me fa comodo se dite così, ma un po' è vero. Il centrocampista è nel vivo del gioco, deve saper fare tutte e due le fasi. Noi siamo sempre dentro al gioco e possiamo essere più stimolati nelle due fasi. Forse è questo o forse è un caso".
DE ROSSI ALLA RAI
Il Leverkusen è imbattuto, tanti ci hanno provato ma nessuno ci è riuscito, perché la Roma invece può batterlo?"Io non penso che la Roma sia l'unica squadra a poterli battere, loro sono stati eccezionali a non perdere mai quest'anno, ma sono stati anche vicini alla sconfitta riprendendo la partita nei minuti di recupero e questa è una virtù che hanno nel non mollare mai. Penso che nessuna squadra sia imbattibile, in semifinale saremo noi contro di loro e proveremo a realizzare ciò che abbiamo detto. È uscito il Manchester City, è uscito il Barcellona, tutte le squadre al mondo sono battibili. Noi abbiamo dimostrato negli ultimi anni di non avere la continuità che hanno avuto loro, però dovremo fare due grandi partite. Passare il turno è assolutamente possibile".
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