La nuova vita calcistica di Sadiq Umar. L'ex attaccante della Roma, in un'intervista a Gazzetta.it, ha parlato della sua esperienza al Partizan Belgrado, dove ha totalizzato 10 reti e 9 assist, senza dimenticare il suo trascorso nella Capitale. Queste le sue parole: “Sto benissimo, ho trovato la continuità che mi mancava, serviva un po’ di fiducia. A Roma Sabatini stravedeva per me…. Quando lo incontrai per la prima volta era nervoso, la Roma aveva perso, mi strinse la mano e mi salutò. Stop. Poi il giorno dopo andai da lui e iniziammo a parlare, abbiamo un buon rapporto. Lui e Ricky Massara avevano molta fiducia in me, ogni volta che sbagliavo qualcosa a livello caratteriale Sabatini si arrabbiava e mi sgridava. Gli devo la carriera, queste persone resteranno sempre nel mio cuore”. Parlando del suo esordio con i giallorossi in Bologna-Roma del 2015, il nigeriano dice: “Ricordo la faccia di De Rossi, incazzatissimo, stavamo perdendo. Mi guarda e fa 'oh, dobbiamo annientarli! Forza!'. C’erano Pjanic, Salah, Dzeko, Nainggolan, il primo gol è stato magico”.
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Roma, Sadiq: “Datemi una chance e vi faccio vedere cosa posso fare. Totti un campione vero”
L'attaccante del Partizan Belgrado aggiunge: "Sabatini e Massara avevano fiducia in me"
Sadiq descrive anche le sensazione del suo primo gol con la Roma contro il Genoa: "Segno, corro e abbraccio Garcia, prima delle partite veniva sempre in camera mia per incoraggiarmi. “Umar, sei forte”, mi diceva, “Se segni tanta roba, se non segni va bene lo stesso”. Tutt’ora ci sentiamo spesso, andai a trovarlo quando allenava il Marsiglia”. Impossibile non chiedere di Totti poi: “Umile, sincero, scherzava sempre, anche con i più giovani. Una persona vera, difficile trovare gente come lui nel calcio. Sai, magari uno del suo livello, in altre circostanze, non avrebbe perso tempo a parlare coi giovani, invece lo faceva. Un campione vero”. L'attaccante è in prestito dai giallorossi con diritto di riscatto (1,7 milioni) in favore del Partizan. Parlando del derby con la Stella Rossa ammette: “A Roma se ne parla tutto l’anno, è vero, ma qui il biglietto è già introvabile dopo che esce il calendario. Il tifo è caldissimo, pensa che non riuscivo neanche a sentire i miei compagni in campo quando chiamavano il pallone”. Sul futuro: “In pochi mi hanno dato l’opportunità di far vedere ciò che sono. Datemi una chance, come ha fatto Garcia, e vi faccio vedere io cosa posso fare. Giocare a Roma sarebbe un sogno, vediamo. L’importante è continuare a segnare come sto facendo”.
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