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Roma, le tappe per la corsa Champions: il miracolo non è impossibile

Marco Di Cola
Marco Di Cola Collaboratore 

Dalla sua parte Ranieri per questo finale di stagione ha un nuovo alleato che a Trigoria non si vedeva da un po': il turnover. A differenza dei sui predecessori, il tecnico di San Saba può contare su una panchina lunga e di qualità che quando viene chiamata in causa risponde sempre presente. Merito suo, perché è lui a tenere sempre alta l'attenzione. E questo alla lunga può aiutare e non poco. La Roma spesso e volentieri si è ritrovata nelle posizioni di vertice nel rush finale ma altrettanto spesso, è capitolata a causa dei troppi impegni, delle poche rotazioni e dei conseguenti infortuni. Per informazioni chiedere a Mourinho. Oggi invece i vari Baldanzi, Soulé, Shomurodov, Rensch, Salah-Eddine, Pisilli e gli altri rappresentano una risorsa da sfruttare per continuare a vincere e per far riposare i titolari. Empoli ne è l'esempio. Nove cambi rispetto alla partita contro il Bilbao e vittoria portata comunque a casa. Qualcosa di impensabile fino a qualche anno fa quando Mourinho non poteva permettersi di mettere in campo la panchina nemmeno contro il Bodo/Glimt. Questo giova a tutti, perché tutti si sentono partecipi di questa rincorsa ma soprattutto giova ai titolari. Uno su tutti Dybala che mai come in questa stagione sta giocando con continuità prendendosi però, come sempre, dei weekend liberi. Ma con una leggerezza diversa.