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Roma, la battaglia navale è alle spalle: testa ai Campioni. Con il dubbio De Rossi, ancora a rischio

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Ieri sera il francese ha sbottato e si è chiuso nel silenzio, ma oggi subito a lavoro in ottica Barcellona per tentare l'impresa al "Camp Nou". In forte dubbio il centrocampista di Ostia. Numeri: tanti gol fatti, troppi gol presi. E un ruolino...

Valerio Valeri

“E’ stata una partita di water polo”. Rudi Garcia non ha preso bene il 2-2 esterno sul pantano di Bologna, scaturito al termine di 96 minuti sotto la pioggia scrosciante. Una battaglia navale, più che una partita di pallone, che la squadra giallorossa aveva rimesso su binari favorevoli nel secondo tempo grazie a due rigori solari. Purtroppo non è bastato: lo scivolone disgraziato del subentrato Torosidis ha regalato all’avvelenato ex Mattia Destro il penalty decisivo, con tanto di esultanza a petto nudo sotto la curva rossoblu. Ma non c’è tempo per recriminare, oggi il gruppo si è ritrovato a Trigoria per preparare un’altra battaglia, quella che andrà in scena martedì sera al “Camp Nou” contro il Barcellona per la 5/a giornata del Girone E di Champions. Un match che definire ostico è un eufemismo: i blaugrana sono reduci da un 4-0 consegnato a domicilio al Real di un contestatissimo Rafa Benitez.

 

“GARA DA INTERROMPERE” Il tecnico francese ieri sera è stato l’unico a parlare, oltre a Maicon. Era infuriato e non è rimasto in conferenza stampa per molto. “Non abbiamo assistito ad una partita – ha esordito – ma ad una parodia del calcio. Forse era water polo coi piedi. Il match era da sospendere dopo il 2-1, non lo dico per il risultato, non si può parlare di calcio”. Secco, a muso duro. Il terzino brasiliano ha provato ad essere più accomodante e ha voluto guardare il bicchiere mezzo pieno (anche se d’acqua ieri ne abbiamo vista in abbondanza): “Pareggio importante su un campo che li ha favoriti – spiega Maicon - , per noi era difficile fare il nostro gioco. Abbiamo sofferto nel primo tempo, siamo migliorati nel secondo lottando e conquistando un punto. Speriamo non pesi troppo sul proseguo della stagione”. Certo, un pareggio in quelle condizioni non è da buttare via, piuttosto i punti persi si sommano a quelli regalati a Verona, Sassuolo e Sampdoria: a quest’ora la Roma guarderebbe tutti dall’alto con 34 punti.

RIGORI, GOL SUBITI ED ESORDI Due rigori a favore – ma ce n’era un altro solare nel primo tempo - , due gol fatti e due subiti. Dopo Bologna la squadra giallorossa fornisce ancora diversi spunti per analizzare il suo andamento in questa stagione, traballante lontano da casa. Sono infatti solamente 3 le vittorie in trasferta fino ad oggi tra campionato e coppa (Frosinone, Palermo e Fiorentina), poi 3 pareggi (Verona, Bayer e Bologna) e tre sconfitte (Sampdoria, BATE e Inter). La media gol fatti rimane molto alta con 2,29 reti a partita (39 in 17 match ufficiali), ma anche quelli subiti non sono pochi: 25, quasi 1 gol e mezzo a partita. Basti pensare che Szczesny raccoglie un pallone in fondo alla rete ogni 61 minuti. Curiosità: l’ultima volta in cui la Roma ha ottenuto e realizzato due rigori in un unico incontro è stato l’8 gennaio 2012, in casa contro il Chievo (2-0). Quella volta fu Capitan Totti a piazzarli entrambi. Infine capitolo esordi, con Sadiq Umar che grazie ai trionfi personali con la Primavera (8 gol in 7 partite giocate solo in campionato) è passato alla soddisfazione di fare il suo ingresso in campo per la prima volta tra i “grandi”, lui che è del 1997 e un anno fa giocava in B con lo Spezia. È il terzo nigeriano in giallorosso dopo Wahab e Ajide (meteore di 12 anni fa), sperando possa costruirsi una carriera migliore.

AL CAMP NOU SENZA DE ROSSI Verrà convocato, ma probabilmente non scenderà in campo dal primo minuto: Daniele De Rossi non riesce proprio a liberarsi dal fastidio al flessore della coscia sinistra. Un infortunio che risale ad un mese fa e lo ha costretto a saltare l’Inter, il derby e il match di Champions contro il Bayer all’Olimpico. Tre partite importanti in cui la sua assenza si è sentita e si sentirà probabilmente anche tra 48 ore in Catalogna. Oggi Garcia ha guidato l’allenamento durante il quale il numero 16 ha svolto esclusivamente lavoro personalizzato insieme a Totti. Il Capitano, Salah e Gervinho – oltre al lungodegente Strootman – sono ovviamente out. La formazione plausibile per fronteggiare i Campioni d’Europa e di Spagna in carica è quella composta da Szczesny tra i pali, linea difensiva a quattro con Maicon, Manolas, Ruediger e Digne, terzetto di centrocampo con Nainggolan, Pjanic e un “ballottaggio” a 3, tra Keita, Vainqueur e De Rossi (con il maliano in vantaggio anche alla luce dell’ottima prestazione dell’andata). Dzeko centravanti affiancato da Iago Falque (a riposo ieri) e Florenzi. Iturbe anche ieri ha deluso, oltre a non essere in condizioni fisiche ottimali.

GLI INVINCIBILI COL DUBBIO MASCHERANO Hanno asfaltato i “blancos” davanti a 90mila madridisti attoniti, spettatori loro malgrado dello show di Suarez e Neymar. Dopodomani i catalani guidati da Luis Enrique vorrebbero chiudere i discorsi, perché un successo significherebbe garantirsi il primo posto in classifica e poter affrontare l’ultima giornata a Leverkusen senza patemi. Un rischio enorme per la Roma, che per il secondo anno consecutivo si troverebbe a giocarsi il passaggio agli Ottavi dovendo sperare nei risultati altrui. L’armata blaugrana non ha grossi problemi di formazione in vista di martedì sera, anzi. Messi ha recuperato e l’unico dubbio è Mascherano, uscito anzitempo dal “Clasico” per un problema muscolare. Solo una forte contusione, ma l’argentino potrebbe non farcela.