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Roma-Inter, Bonolis: “Sulla carta la Roma è più forte. Mancini soffrirà l’assenza di Palacio”

Il presentatore ha parlato della sua passione per i colori nerazzurri e della sfida di sabato sera

Redazione

Intervenuto ai microfoni di Rete Sport, Paolo Bonolis, noto tifoso nerazzurro, ha parlato della sua Inter a 360 gradi, anche in vista della sfida dell'Olimpico.

Queste le sue parole: "Mio papà è di Milano quindi sono cresciuto conoscendo la sua passione per l'Inter. Lui ora non c'è più ma la mia fede è rimasta". Ecco svelato il mistero su un romano doc che tifa Inter, poi prosegue: "Dopo il triplete si sarebbe dovuto rinnovare ma l'affetto che la società nutriva per quei campioni ha fatto sì che si creasse un problema nella squadra. Quest'anno la squadra è stata rifondata, il tifoso nerazzurro si è un po smarrito negli ultimi anni e in questa stagione anche se Mancini è stato chiaro dall'inizio; ovvero che ci sono 3 squadre più forti noi e sono proprio quelle che ci stanno sopra in classifica. Anche quando l'Inter era prima si vedeva che giocava male ma prendeva tanti punti, adesso è cambiato questo fattore. Io terrei Roberto Mancini l'anno prossimo; lui vorrebbe un cervello in mezzo al campo, come Yaya Toure, che avrebbe avuto un altro spessore rispetto a Felipe Melo. Se l'Inter prendesse un buon regista l'anno prossimo farebbe bene". Una battuta sulla proprietà straniera dell'Inter: "Diciamo che è una necessità. Il calcio è un investimento a perdere quindi gli stranieri possono intervenire, gli italiani no. I nuovi stadi sono fondamentali se non necessari. Quindi i capitali stranieri sono necessari in un ottica globale". Infine una battuta sulla sfida di sabato sera: "Per sabato sera credo che l'Inter se la giocherà anche se sulla carta la Roma è più forte. Senza Palacio l'Inter va in difficoltà perché è uno dei pochi giocatori di classe. Come CT della nazionale mi piacerebbe rivedere Donadoni su quella panchina; è un uomo che ammiro anche fuori dal campo. Anche se capisco che le logiche che stanno dietro la nazionale richiedono un uomo magari più accomodante. L'importante secondo me è non tornare su strade già percorse. In ogni caso sono fiducioso sul futuro dell'Inter perché è molto migliorata nell'ultimo mese".