Il Trofeo Gamper di mercoledì al Camp Nou è una gara dal sapore speciale per l'esterno giallorosso Iago Falque, che è cresciuto proprio nel settore giovanile del Barcellona. In una intervista esclusiva il nuovo numero 14 dell'AS Roma ci ha svelato le sue sensazioni in vista della gara raccontandoci anche della sua esperienza a La Masia, la casa della cantera degli azulgrana, dove ha giocato insieme anche a due attuali giocatori della squadra catalana, Busquets e Pedro.
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Roma, Iago Falque: “Emozionato di ritrovare il Barcellona. Rivaldo è stato il mio idolo. A loro invidio Messi e Iniesta. Noi siamo sulla buona strada”
"Busquets, Pedro e Bartra sono tra quelli con cui ho condiviso partite nelle giovanili" ha detto lo spagnolo
Iago, mercoledì ci sarà la gara del Camp Nou: sei emozionato?
"Si, il Barcellona ha segnato tutta la mia infanzia calcistica. Sarà una partita bellissima e importante anche per noi che affrontiamo i campioni d'Europa. Io ci ho già giocato da avversario su quel campo quando ero nel Rayo Vallecano… perdemmo 6-0!".
Tu sei stato 7 anni nella 'cantera' del Barcellona: quanto ha pesato quella esperienza nella tua carriera da professionista?
"Ha inciso tanto, perché giocare in un club così importante come quello blaugrana ti apre le porte per andare dopo in altre squadre. Sono stato nel settore giovanile del Barcellona dai 10 ai 18 anni: è stato quindi anche un periodo di crescita personale per me, sono diventato maturo nel corso di quegli anni".
Una persona del Barcellona a cui sei particolarmente legato?
"Non voglio ricordare un solo nome. Lì ho trovato tanti amici con cui parlo e ho rapporti anche oggi: molti sono ragazzi che erano con me nelle giovanili e che ora giocano fuori in altri club. Ho avuto tanti allenatori e compagni di squadra al tempo, con cui ho condiviso la mia crescita alla Masia, il centro che ospita tutte le squadre giovanili del Barça, quindi voglio solo ringraziarli tutti per aver contribuito alla mia crescita come uomo e come giocatore".
Nei tuoi anni in blaugrana chi era il giocatore della Prima Squadra che tu cercavi di emulare?
"Rivaldo, che è rimasto il mio idolo. È il mio giocatore preferito, l'ho sempre seguito anche quando sono andato via dalla Catalogna".
Mercoledì con i tuoi compagni di squadra giocherai il Gamper: spieghi ai tifosi della Roma il significato e l'importanza di questa gara per i catalani?
"È la presentazione al pubblico di casa della squadra e si gioca sempre contro squadre importanti. È una partita che ha tanta tradizione a Barcellona e che interessa molto ai tifosi in quanto è la prima uscita al Camp Nou del club e la gente è sempre curiosa di vedere in azione i nuovi acquisti. Di solito infatti va sempre tanta gente allo stadio e anche io l'ho vista dal vivo diverse volte quando ero lì".
Hai dei compagni di squadra del Barcellona che ritroverai mercoledì con cui hai condiviso gli anni alla Masia?
"Si, ho giocato con Busquets, Pedro e Bartra. Sono poi parecchi quelli con cui ho condiviso partite nelle giovanili. Andavamo tutti a scuola insieme quindi conosco praticamente tutti i ragazzi che vengono dalla 'cantera' e che sono rimasti nel club".
Al Camp Nou davanti avrai tanti campioni: Messi a parte, chi toglieresti al Barca dal campo se potessi e perché?
"Dico Iniesta, perché è il cervello della squadra. Penso che lui è determinante nel fare arrivare la palla a quei tre campioni davanti, Messi-Suarez-Neymar, e metterli in condizione di segnare da buona posizione".
Il Gamper si giocherà il 5 agosto, ad un mese esatto dall'inizio del raduno. In questo primo mese in giallorosso hai capito cosa significa essere parte della AS Roma?
"Ho capito che ora sono parte di una squadra molto importante che ha sempre obiettivi ambiziosi e che vuole vincere. Questa voglia la senti dappertutto, in società e tra i tifosi".
Come ti senti tu fisicamente?
"Io sto bene. Ho lavorato bene con i miei compagni sia nel ritiro in montagna sia nella tournée all'estero. Ora stiamo aumentando sempre più l'intensità degli allenamenti: io, come tutti gli altri, voglio farmi trovare al meglio per la prima di campionato. Mi trovo bene con lo staff e anche con i preparatori atletici: so che questi ultimi sono nuovi qui alla Roma. Hanno i loro metodi e vedo che ognuno di noi si sta adattando al meglio. Finora non ci sono stati nemmeno infortuni e questo secondo me è un altro segnale che stiamo lavorando bene con loro".
Siamo reduci dalla gara di Lisbona dove la squadra ha sofferto un po', mentre meglio era andata in Australia contro Real Madrid e Manchester City: a che punto è secondo te la condizione della squadra?
"Lo Sporting CP era abbastanza avanti nella preparazione in quanto il campionato portoghese inizia prima del nostro, oltre al fatto che loro hanno a breve anche l'importante appuntamento dei preliminari di Champions League. Quindi è normale in un certo senso che siamo andati un po' in affanno. Mentre con le squadre che hanno iniziato la preparazione come noi, come appunto il Real e il City incontrati a Melbourne, siamo stati bene in campo, giocando un buon calcio e mostrando lo stesso livello di performance atletica. Quindi credo che siamo sulla buona strada: la cosa importante è continuare ad allenarsi in modo da farci trovare pronti per la prima di campionato il 22 agosto".
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