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Roma-Genoa, il web rossoblù: “Domani una partitaccia…Ma quando finisce il 2015? “

I tifosi liguri si trovano in una situazione simile a quella giallorossa: "Allenatore e società, ma cosa sta succedendo?"

Mirko Porcari

"Ma cosa sta succedendo?" domanda troppo difficile da comprendere quando tutto sta perdendo il suo significato: la vittoria, il campo e l'amore per la propria squadra, una discussione infinita in uno dei momenti più neri della storia recente. Che si parli di Genoa o Roma non c'è molta differenza, le due squadre respirano un'aria di precariato che toglie energie ai tifosi e gli interrogativi si moltiplicano tra i dubbi sul futuro ed una spasmodica ricerca della normalità.

Il viaggio virtuale nel web ligure è quanto mai simile ad una passeggiata per le vie di Testaccio: si parla di allenatore, di impegno mancante e di paure condivise che rendono impossibile vivere con serenità le ultime gare di questo 2015.

"Dobbiamo decidere se dargli il colpo di grazia oppure no" l'attenzione è calamitata sulla sorte di Gian Piero Gasperini, croce e delizia del progetto rossoblù ed involontario custode di affinità elettive con il percorso di Rudi Garcia: "Dove è finito il bel calcio a cui eravamo abituati?" quesito che accomuna le notti insonni delle due tifoserie, provate nel vedere come l'idea di gioco delle proprie squadre sia andata piano piano esaurendosi, scoprendo un'agonia fatta di poche idee e tanti errori.

Da eroi a presenze ingombranti, le parabole dei due mister sono in una fase discendente ed il count down verso l'esonero segna i giorni che separano l'avvento di un nuovo ciclo: "Se vogliono silurarlo basta fare la solita partita, contro la Roma non ci sono speranze" a dispetto delle opinioni pro o contro Gasperini, in campo si muovono valori tecnici molto distanti, nella domenica del "tutto o niente" l'arma in più potrebbe essere la motivazione abbinata al carattere.

"Una sconfitta ci sta, i punti devi farli contro Carpi e Bologna, non con la Roma" la salvezza si è tramutata nell'obiettivo principale per i grifoni, si comincia a guardare preoccupati verso il basso di una classifica che fa paura: "La squadra ci sarebbe pure, ma è attrezzata per lottare per non retrocedere?" gennaio è vicino e con lui l'orizzonte di un mercato di riparazione necessario come non mai, ma è la figura del Presidente Preziosi a non regalare troppa fiducia ai liguri. "Abbiamo una squadra fatta di prestiti, parametri zero e qualche scommessa. Dove vogliamo andare?"il senso di appartenenza latita ed il vuoto di potere in società non promette nulla di buono per il prosieguo del campionato: "Preziosi se ne deve andare" una frase gettonatissima che rende ancora più buia una situazione altamente intricata.

"Che partitaccia sarà..." alla fine arriva il conto di una domenica pomeriggio molto strana, dove si incontreranno due squadre nel pieno di una crisi tecnica, psicologica e di risultati: "Non mi aspetto nulla, vorrei solo che questo 2015 finisse al più presto"desiderio profondo che raccoglie il plauso simbiotico di genoani e romanisti, pronti a salutare il nuovo anno con l'auspicio di radicali cambiamenti.