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Roma-Frosinone, il web ciociaro: “Tre punti contro una big, è ora! E occhio a Tagliavento…”

I tifosi gialloblù sognano il colpaccio all'Olimpico: "Riprendiamoci quello che ci hanno tolto al Matusa"

Mirko Porcari

Quattromila. Perché non si sa mai. Lo stadio Olimpico vissuto da protagonisti nel pieno di una stagione da ricordare: è la Serie A, un privilegio da difendere fino all'ultimo respiro, nonostante una trasferta dai toni proibitivi ed un futuro fatto di lotta ad oltranza.

La chiamata arriva da lontano, da quella gara nel girone di andata che ha segnato il primo vero impatto con il calcio dei grandi: "Dobbiamo riprenderci quello che ci hanno tolto al Matusa" è il web ciociaro che all'unisono chiede una prova di orgoglio ai propri beniamini, nei pochi chilometri che separano Frosinone dalla Capitale c'è comunque il tempo per pianificare la giusta strategia per tentare il colpaccio.

"Tutti a Roma" è il motto che scandisce il conto alla rovescia verso il sabato del campionato: nessuna gita, zero turismo, il cuore punta dritto verso un viaggio che accende la necessità di sognare. "Ricordiamoci le trasferte a Pineto, Mosciano e Isola Liri...Vi rendete conto che andiamo all'Olimpico? Viviamo questa cosa come un sogno."

Che di fronte ci siano Totti, Dzeko e compagnia importa davvero poco, se c'è da tifare non si guarda in faccia a nessuno: "Si, sono più forti. E allora?" la retorica trova spazio sufficiente per agevolare la discussione sul reale valore della compagine giallorossa "è una delle classiche partite in cui la Roma può fare la goleada oppure entrare in crisi nera" per la seconda ipotesi c'è da lavorare. Soprattutto sull'atteggiamento in campo e sulla tattica migliore da adottare: "Due punte per giocarcela a viso aperto" con Ciofani e Dionisi chiamati agli straordinari per mettere in difficoltà la retroguardia di Spalletti, alcune preoccupazioni derivano dai fattori esterni alla squadra "Tagliavento sarà l'addizionale...Ho davvero paura di quello che potrà fare dopo quello che è successo all'andata."

Il match del Matusa ha tolto il sonno a diversi tifosi, in tanti gridano ancora allo scandalo ripensando alle polemiche durante e dopo la gara: "Quel fallo di Digne era da fischiare. Un rigore solare e Tagliavento era ad un passo dal difensore. Una vergogna."

Uno degli argomenti che solletica maggiormente le risposte dei tifosi è il costo del biglietto nel settore ospiti: "35 Euro più il casello, più la benzina, più l'autostrada, più l'uscita a mezzanotte..." conti in tasca che sembrano essere appesantiti da una considerazione sull'esito finale "...più sconfitta certa...un attimo che ci penso eh...?" ironia che si muove nell'amarezza di non poter assistere ad una partita che sa di derby ma c'è sempre chi prova a guardare il lato più romantico. "Se si parte con 4 o 5 amici diventa tutto più abbordabile. E toglierei la sconfitta sicura..." in attesa di organizzare al meglio il fuori porta, non manca chi puntualizza un aspetto fondamentale: "Sui prezzi la Roma è sempre stata coerente, a parte le partite contro il Milan e la Juve in cui il biglietto era a 50 euro, le altre gare sono sempre costate 35."

L'orgoglio si mostra in tutta la sua potenza quando arrivano le risposte ai più pessimisti: "Non capisco perché vi sentite già nella fossa" il riferimento è alla zona retrocessione, ad una dimensione che non vuole materializzare lo spettro della Serie B "mancano ancora 20 partite ed è illogico dire che non possiamo salvarci. Con 16 o 17 punti ce la facciamo alla grande."

Ragionamento che trae linfa dalla passione e dalla voglia di non mollare, perché il mercato di riparazione fino ad ora "non ha portato nulla di nuovo. Bardi? Se potesse dividersi lo specchio della porta con Leali forse riusciremmo a prendere meno gol" un segnale che in tanti hanno decifrato come "la chiara intenzione di tornare nella serie cadetta. Siamo palesemente la squadra meno dotata tecnicamente e tatticamente, non prendiamoci in giro."

Finale per chi, spinto dai desideri di rivalsa, prova a vincere la sua partita con l'ausilio delle parole: "Per tanti anni ho abitato a Roma e tutti mi chiedevano le stesse cose..." momento di suspance prima del succo "...de 'ndo sei tu? Andò se trova Frosinone? Andò gioca? Ma che squadra è?" motivi che trasformano i novanta minuti in campo come "l'occasione per rispondere a tutte quelle domande. È ora di prendere tre punti contro una big."