"L’ultima offerta semi-concreta che abbiamo ricevuto, sulla quale dei dettagli sembrano essere trapelati da alcuni dei loro avvocati o banchieri, non era minimamente accettabile". Con queste dichiarazioni James Pallotta ha parlato del gelo tra lui e Dan Friedkin, dopo il rifiuto dell'ultima offerta (sui 570 milioni) proposta dal magnate texano per l'acquisto della maggioranza del club. Il gruppo Friedkin, secondo quanto riportato da RomaPress, non sembra aver accettato di buon grado le parole di Pallotta. Dalla loro prospettiva, infatti, sarebbero proprio l'attuale presidente della Roma e il suo staff a non aver condotto la trattattiva in buona fede, senza poi nemmeno riuscire a tenere conto della crisi generata dal coronavirus sulla valutazione del club.
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Roma, Friedkin irritato dalle dichiarazioni di Pallotta
L'ultima intervista del patron americano fa storcere il naso all'intero gruppo dei nuovi investitori
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