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Roma Femminile, Pipitone: “Il nostro calcio era considerato un hobby, non uno sport”

LaPresse

Poi aggiunge: "Il professionismo per noi rappresenterebbe il giusto riconoscimento a questo mondo, a chi ha lottato per anni per ottenere un minimo di diritto nel poter praticare questo sport tranquillamente"

Redazione

Rosalia Pipitone, portiere della Roma Femminile, è la protagonista odierna di Women's Weekly, rubrica della tv giallorossa. Queste le sue parole:

Com'era considerato il calcio femminile?

“Il nostro era considerato un hobby, non considerato uno sport addirittura. Io che vengo dalla Sicilia, veniva descritto come un passatempo, come se giocassi a pallavolo con gli amici. L’impegno tra noi ragazze non è mai mancato, abbiamo sempre rispettato la disciplina che serve nello sport, ma mai nessuna ce lo ha riconosciuto”.

Il professionismo?

“Il professionismo per noi rappresenterebbe il giusto riconoscimento a questo mondo, a chi ha lottato per anni per ottenere un minimo di diritto nel poter praticare questo sport tranquillamente. Sarebbe una realizzazione di un sogno di tante veterane e soprattutto la possibilità di tutelare e far realizzare tantissimi sogni a tante bambine”.