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Roma femminile, Giugliano: “Ho cambiato tanto in carriera, ma qui sto bene”

LaPresse

La numero 10 giallorossa si è raccontata in una diretta: "Siamo una squadra giovane che ha tanto da far vedere, siamo forti ma abbiamo bisogno di tempo"

Redazione

Manuela Giugliano è stata il grande colpo del calciomercato di altissimo livello condotto dalla Roma femminile. L'ex stella del Milan e gioiello della Nazionale è diventata la top player della squadra di Elisabetta Bavagnoli. Una maglia pesante, quella numero 10, in una piazza come quella giallorossa. La centrocampista della Roma si è raccontata in un'intervista in diretta su Instagram con 'La Gazzetta dello Sport':

Com’è la situazione per le ragazze? Quando ricominciate?

Per noi questa fase 2 è la possibilità di uscire fuori casa e allenarsi, finora non è stato possibile. Dobbiamo ancora aspettare cosa decide la FIGC e le società devono darci l’ok per allenarci.

Com’è stato questo blocco in casa?

Sono sincera, un po’ duro lo è stato, fondamentalmente perché mi manca il campo. Però sono stata fortunata perché ho passato quarantena con la famiglia e mi è pesato meno.

Come ti trovi a Roma?

Ho trovato una famiglia, sono orgogliosa di indossare questi colori e non ho motivo per fare scelte diverse.

Le iniziative sociali della Roma?

Sia noi ragazze che i ragazzi hanno partecipato, io penso che il calcio debba essere una piattaforma culturale, non solo un posto dove giocare solo a pallone. Con questi eventi, il calcio diventa la piattaforma giusta per aiutare i più bisognosi, la Roma ha fatto tanto per tanti e posso camminare a testa alta.

Un consiglio per le future calciatrici?

Se giocano e si divertono, è giusto che continuino a farlo. Ovviamente, poi, gli obiettivi che si prefissano arrivano piano piano, se si divertono devono continuare.

Com’è stato incontrare Ronaldo?

È stato importante, non me lo aspettavo, stare accanto a lui mi ha fatto riflettere. Ovviamente non posso pensare di essere arrivata perché è da lì che parto per conquistare altre cose importanti.

L'avversaria più forte che hai affrontato?

Per fortuna ho avuto la fortuna di giocarci insieme, dico Valentina Cernoia, spero un giorno di poter condividere il centrocampo con lei.

Hai cambiato tante squadre: perché?

Non ho trovato stabilità da parte mia, sarei rimasta alla Torres ma la società è fallita. Ho fatto delle scelte diverse, se non ho una stabilità è giusto che vada via. Ad oggi posso dire che sto bene.

Avversaria più forte?

Direi tutta l’Olanda e Marta, ho avuto la fortuna di scambiare la maglia con lei. Quel Mondiale mi farà crescere in futuro.

Ruolo preferito?

Io nasco come trequartista, poi sono diventata un mediano basso con mister Piovani, mi sono sentita a mio agio. Se mi spostano in avanti lo faccio volentieri perché ho più possibilità di segnare. Sono sincera, adoro anche far segnare le mie compagne. A seconda del modulo, mi adatto.

La Roma in attacco ha giocatrici forti…

Sì, in allenamento non le prendo mai (ride, ndc). Giocare con attaccanti forti è più facile per me. Secondo me siamo una squadra giovane che ha tanto da far vedere, ha voglia di mostrare e sono consapevole che siamo forti. Abbiamo bisogno di tempo.

Cosa manca alla Roma?

Ci serve tempo, noi durante la settimana lavoriamo bene e facciamo vedere le nostre qualità, ne abbiamo voglia. Ci mettiamo a disposizione l’una dell’altra. Abbiamo avuto degli alti e dei bassi, penso sia dovuto soprattutto all'esperienza, perché siamo una squadra nuova.

Ti ispiri a Pirlo?

Da mediano basso sì, da trequartista dico Del Piero. Ad oggi, però, dico Pirlo.