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Roma, è Koné show: dominio e numeri totali. E il club lo blinda subito

Roma, è Koné show: dominio e numeri totali. E il club lo blinda subito - immagine 1
De Rossi lo ha chiesto con insistenza e Ranieri se lo sta godendo: ormai non esce più dal campo, nemmeno sul 3-0
Redazione

Ieri sera, mentre scendevamo le scale per avviarci verso Ponte Duca d'Aosta, dopo un'altra bella prestazione collettiva, l'interrogativo più frequente era "come ha fatto Ghisolfi a portare Koné a Roma per meno di 20 milioni?", e  soprattutto "perché nessun altro lo ha preso?". Vedendo che tipo di giocatore è quello col 17 viene da chiedersi se non sia stata un'estradizione più che un acquisto concordato, ma quel che è certo è che oltre a Hummels (e Dybala, di cui va ammirata la disponibilità) la Roma in casa ha un fenomeno. Anche ieri, qualsiasi giocatore provasse a contrastarlo fisicamente finiva sistematicamente per terra come al passaggio di Golia. Manu non è alto 6 cubiti e un palmo come lui, ma ha tutto ciò che gli serve per diventare uno dei più forti del mondo.

The Koné show

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Forse non avrà mai il tocco di giocatori più tecnici come Camavinga o Zaire-Emery - suoi compagni di reparto con i Bleus - ma ieri in campo ha portato a spasso il centrocampo del Braga giocando a tutti gli effetti in ciabatte. Spesso sembrava non aver bisogno nemmeno di accelerare per superare gli altri (tenendo da parte le energie residue per la trasferta di Como) e anche su gol di Saud, con Moutinho aggrappato alla maglietta e Gorby sulla spalla, sembrava di vedere qualche asse di legno contro un fiume in piena. Oltre ai classici recuperi (5 con 7 duelli vinti totali), contro un Braga poco offensivo e con Pisilli a sorvegliare le incursioni e i contropiedi avversari, Manu si è spinto molto in avanti come contro il Lecce: ieri sono stati ben 7 i key passes (passaggi che mandano al tiro un compagno), così come le chance create e i passaggi nell'ultimo terzo di campo - oltre a 3/3 dribbling e 3/3 scivolate. Un giocatore totale.

Il futuro blindato: per la Roma è incedibile

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De Rossi lo ha chiesto con insistenza e Ranieri se lo sta godendo: ormai non esce più dal campo, nemmeno sul 3-0. Con Claudio in panchina non ha ancora saltato un minuto (450/450) e verosimilmente la tendenza non cambierà nemmeno per il match di domenica a Como. In campo è già imprescindibile, fondamentale per un'ecosistema giallorosso che si scopre molto quando tenta di far gol e a Trigoria lo sanno bene: nonostante le attenzioni di diversi top club, la Roma lo considera incedibile. Pochi mesi fa ha firmato il suo contratto da 3 milioni per 5 anni e al momento Manu è concentrato solo sulle partite che attendono la Roma: i giallorossi si aggrapperanno anche a lui per uscire dalla palude della seconda metà di classifica e tornare a competere per le fasi finali dell'Europa League.

Federico Liuti