Roma, Dybala e Paredes presenti in tribuna per le finali del Milano Premier Padel

Leandro Paredes e Paulo Dybala, protagonisti nella serata di ieri caratterizzata dal poker giallorosso al Lecce, hanno usufruito del loro giorno libero per regalarsi un pomeriggio all’insegna della loro passione per il padel, uno sport radicato nella tradizione argentina. I due romanisti, insieme alle loro compagne Camila Galante e Oriana Sabatini, sono arrivati all’Allianz Cloud di Milano poco prima delle 15, accolti dallo staff social del torneo. Dopo sorrisi e strette di mano, i due hanno attraversato il tunnel verso l’arena, condividendo qualche parola sul loro legame con il padel. “Sì, mi piace molto e gioco quando posso, ma il più forte non sono io”, ha scherzato Dybala indicando Paredes. “È lui quello bravo, c’è poco da fare…”. Pronta la replica di Paredes, con un sorriso: “Il padel mi appassiona da sempre. Io il migliore? Se lo dice lui…”. Tra foto, autografi e tante risate, i due argentini hanno dimostrato la stessa sintonia che si vede in campo, anche quando non si tratta di calcio. Alla domanda su chi fosse il loro giocatore preferito, hanno risposto senza esitazioni: “Agustin Tapia”, campione argentino come loro. Mentre stringevano la mano al presidente della International Padel Federation, Luigi Carraro, e all’organizzatore del torneo, Marco Gamberale, non è mancato il riferimento ai trionfi che li accomunano: Tapia, come Dybala e Paredes, ha vinto il mondiale, anche se in un’altra disciplina. Il pomeriggio all’Allianz Cloud si è così tinto non solo di giallorosso, ma anche e soprattutto dei colori dell’Albiceleste."Tifiamo Agus, è il richiamo dell'Argentina", hanno detto i due giallorossi prima del match poi vinto proprio da Coello e Tapia. Quest'ultimo è stato il primo a ringraziare i suoi amici al termine dell'incontro e, prima della cerimonia di premiazione, è salito in tribuna vip per regalare a Paulo e Leo due racchette autografate. Un regalo ricambiato dopo pochi istanti, quando i due calciatori hanno firmato una maglia dell'Argentina e una della Roma, portandole poi a Tapia (a cui è andata ovviamente quella albiceleste) e a Coello e unendosi alla celebrazione della vittoria direttamente sul campo.