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Roma debole con i grandi: ecco perché non arriva il salto di qualità

Roberta Moli

E qui veniamo agli errori individuali. Le colpe del tecnico sono chiare, ma può essere sua la responsabilità se Pau Lopez rinvia sugli avversari, se Fazio si fa ipnotizzare da Calabria, se Ibanez si perde Lazzari, se Ronaldo viene marcato a tre metri, se Mirante si addormenta a Napoli, se Smalling si perde Zapata e Mkhitaryan si divora un gol davanti al portiere? La lista degli errori / orrori individuali è lunga, segno che anche il livello della Roma, che pure è molto buono, non è ancora sufficiente per livelli più alti. D’altronde, c’è anche un’altra domanda da farsi: quanti e quali di questi giocatori sarebbero titolari nelle squadre in testa alla classifica? Forse Mancini, in difesa, e Veretout a centrocampo. O magari Zaniolo, quando tornerà. Gli altri sarebbero delle buone, in alcuni casi ottime, alternative. E questo la Roma non solo lo sa, ma lo paga anche quando il livello si alza.

 LaPresse

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