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Roma, dal rientro di Zaniolo al caos prestiti: pro e contro del rinvio alla corsa Champions

Dario Marchetti

Il primo pensiero di Fonseca, una volta intuita la possibilità di ricominciare i primi di maggio, sarà andato a Nicolò Zaniolo. Il talento di casa Roma è fermo ai box per la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Senza lo stop delle competizioni, il suo rientro era programmato direttamente per la prossima stagione con tanto di saluti a Euro 2020. La sosta, invece, cambia tutto e accende le speranze del tecnico di riaverlo già per il finale di quest’annata calcistica senza dover affrettare i tempi.

GLI ALTRI RECUPERI- Non solo Zaniolo potrà beneficiare di questo stop perché sono diversi i calciatori giallorossi alle prese con i rispettivi infortuni, vedi Zappacosta il cui recupero era comunque prossimo, per non parlare di Under, Perotti e Pellegrini, tutti alle prese con acciacchi muscolari che potranno esser smaltiti nel migliore dei modi. La pausa aiuta anche quei giocatori che più di altri erano stati stressati a livello fisico. Basti pensare al rendimento in calo nell’ultimo periodo di Mancini e Veretout, i quali hanno disputato rispettivamente 2665 e 2500 minuti di gioco tra campionato e coppe. Stesso discorso per Dzeko (2719’) e Kolarov (2680’) che a questo punto non avranno più i play off per l’Europeo da disputare e potranno dedicarsi esclusivamente alla Roma.

STOP BERGAMASCO - Obiettivo, agganciare l’Atalanta, quarta in classifica e 3 punti sopra i giallorossi, ma con una partita in meno. Non giocare, però, ferma il periodo d’oro della squadra di Gasperini, certificato anche dal passaggio del turno in Champions League contro il Valencia e da numeri incredibili come gli 87 gol realizzati in 34 partite.

 LaPresse

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