Roma, Cristante non è più inamovibile: il futuro è appeso a un filo

Bryan Cristante non è più un elemento centrale nella rosa della Roma. Molti potrebbero dire finalmente, considerando che dal suo arrivo nella Capitale nell'estate 2018 i giallorossi hanno terminato il campionato di Serie A quattro volte al sesto posto, una al quinto e una al settimo. Il centrocampista di San Vito al Tagliamento, che a marzo compirà 30 anni, ha altri due anni di contratto con la Roma (scadenza giugno 2027, dopo il prolungamento arrivato un anno e mezzo fa), ma la sua permanenza in giallorosso sembra quanto non mai appesa a un filo.

Impiegato, ma mai incisivo: i motivi della discesa nelle gerarchie

Nonostante sia stato praticamente sempre impiegato (dall'inizio o a gara in corso) dai tre allenatori succedutesi sulla panchina della Roma in questi primi mesi della stagione 2024-25, eccezion fatta per la sfida di Europa League contro il Tottenham e nell'ultima partita contro il Lecce (out per infortunio), Cristante non è risultato praticamente mai incisivo. Un gol (peraltro fortunoso perché arrivato con deviazione decisiva, contro il Venezia) e un assist messi a referto nelle 18 gare disputate tra campionato e coppa, una condizione fisica non ottimale e i mugugni dei tifosi nei suoi confronti per l'inizio stagionale a dir poco turbolento della squadra giallorossa. Con Ranieri in panchina, poi, la Roma sembra aver trovato un assetto ideale e proficuo anche senza il numero 4: Kone, Paredes e Pisilli stanno dando risposte importanti al tecnico testaccino ogni volta che vengono chiamati in causa, con Cristante che sembra quindi scivolato a terza/quarta scelta nel centrocampo giallorosso. Già in estate, infine, si parlava di una possibile cessione per il centrocampista classe 1995, che non sembra dunque incedibile dalle parti di Trigoria e potrebbe anche salutare la Capitale a breve.

Marcello Spaziani