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Roma, crisi economica e nuove regole. Così la Primavera torna benedetta

LaPresse

Sono tante le carte offerte da Alberto De Rossi da portare in prima squadra. Da Cardinali a Riccardi: costi mantenuti e qualità a km 0

Saverio Grasselli

Homemade e km 0: due formule a cui la Roma, per necessità di cose, si dovrà aggrappare nella prossima sessione di mercato. La Primavera per contrastare il freddo inverno di una crisi in corso, aggravata dagli 87 milioni di debito registrati nell’ultima semestrale. Inoltre, per la composizione delle liste bisognerà rispettare la regola dei 4+4, inserendo dunque 4 giocatori cresciuti nel proprio vivaio e altri 4 dei vivai italiani. E’ così che il club dovrà fare di necessità virtù, attingendo dai giovani per portare qualità “made in Italy” alla prima squadra. Alberto DeRossi li ha cresciuti, Fonseca ora potrebbe regalare ai più promettenti l’upgrade definitivo nel calcio dei grandi.

PORTA – Il primo nome che spunta tra i possibili innesti per il prossimo anno è quello di Matteo Cardinali. Nel corso della stagione il portiere di Alberto DeRossi ha già svolto qualche allenamento con la prima squadra. C’è poi stata la partenza per Milano contro l’Inter, complici le precarie condizioni fisiche di Mirante e PauLopez. In totale sono 9 le panchine di Cardinali con la Roma big, un premio per quanto di buono dimostrato con la Primavera. Curiosità: di tutte le volte in cui il giovane di un metro e novanta si è trovato tra le riserve, la Roma ha conquistato 6 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte. Cardinali, oltre ad indossare i guantoni, tornerà utile anche come talismano.

DIFESA – Dal portiere palla alla difesa, la Primavera, anche qui, offre speranze: un centrale e due terzini. Partiamo da William Bianda: Monchi lo aveva acquistato circa un anno e mezzo fa dal Lens per 6 milioni (più bonus). In stagione, il centrale che in Francia è stato paragonato a Marquinhos e Varane, conta 20 presenze e 2 gol con la squadra di De Rossi. Una carta in più nel caso in cui il difficile riscatto di Smalling non venisse portato a termine.

Sulle fasce poi i posti sono già occupati dai terzini Riccardo Calafiori e Devid Bouah.

Per il primo (che gioca a sinistra) 16 presenze, 5 gol e 2 assist in stagione con la Primavera, contornati con le 3 panchine in Serie A ed un’altra in Europa League (contro il Moenchengladbach). Dopo il brutto infortunio del 2018, Calafiori - assistito di Mino Raiola ed eletto dal Guardian tra i 60 migliori giovani del mondo - è tornato a pieno regime tra i ranghi dei giovani più promettenti e Fonseca ha dimostrato di voler credere in lui: può essere preso in considerazione per il ruolo di vice-Kolarov.

A destra capitolo Bouah, la società ha piena fiducia in lui: nonostante il doppio infortunio (prima al crociato del ginocchio destro, poi a quello del sinistro) a settembre il terzino ha ricevuto il pieno appoggio del presidente Pallotta (“Ti aiuteremo tutti a tornare più forte che mai”), ottenendo inoltre il rinnovo del contratto fino al 2024. Recentemente Bouah è tornato ad allenarsi in campo e ha messo in chiaro i suoi piani per il futuro: “La mia speranza è l’esordio in Serie A”. La Roma lo aspetta per consegnarli la fascia, in un ruolo delicato visto il probabile addio di Florenzi.

Nota di riguardo anche per Matteo Tomassini, 13 presenze nel campionato Nazionale Under 18 e sotto stretta osservazione di  Alberto De Rossi: il terzino destro, classe 2002, conta già 3 panchine con la Primavera.

CENTROCAMPO/ATTACCO – La costruzione del gioco, dalla difesa, passa poi ad un centrocampo dalle spiccate doti offensive. Il grande gioiello di questa Primavera si chiama Alessio Riccardi: già coinvolto in trattative di mercato (lo scorso anno poteva essere la pedina di scambio per ottenere dalla JuventusRugani), i numeri del centrocampista parlano per lui. Sono 23 le presenze totali con la maglia della Primavera, abbellite da 13 reti e 4 assist. Fonseca se l’è già portato in panchina, in campionato, contro il Milan e, in EuropaLeague, contro il Moenchengladbach. L’esordio con i grandi c’è già stato, un anno fa, in CoppaItalia contro l’Entella: le sue doti possono tornare utili al tecnico portoghese grazie alla sua visione di gioco e alla capacità di ricoprire più ruoli. Per la mansione di ala, infine, spunta il nome di Ludovico D’Orazio. Esterno duttile, può essere impiegato in entrambe le posizioni, giocando a piede invertito sulla sinistra come piace a Fonseca. Nella stagione in corso conta 24 presenze, 7 gol e altrettanti assist.