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Ranieri: “La Juve ha più chances di noi per la Champions. Io in politica? No, grazie”

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ll tecnico giallorosso è intervenuto a ‘Un Giorno da Pecora’ su Rai Radio 1: "Il prossimo allenatore sarà italiano o straniero? Posso dire che è più giovane di me"
Redazione

L'allenatore della Roma, intervenuto in diretta a ‘Un Giorno da Pecora’ su Rai Radio 1 insieme al senatore Maurizio Gasparri, noto tifoso giallorosso, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul prossimo allenatore e non solo. Ecco le parole di Claudio Ranieri: "Sono tutti entusiasti perché sono una persona normale? E’ strano, è vero, ma mi fa piacere perché vuol dire che apprezzano sia l’allenatore sia l’uomo e questa è una cosa importante per me. Io Mattarelliano? Si vede che adesso abbiamo bisogno di normalità. Tutti questi social, meme, intelligenza artificiale... mi viene da dire questo. Mattarella aveva detto che non avrebbe fatto il secondo mandato…? Io ho fatto il terzo… il Capo dello Stato non lo può fare, ma io l’ho fatto", ha scherzato Ranieri.

Che cosa farà quando smetterà di allenare? ""Quando smetterò di allenare dovrò pensare a fare il bene della Roma in un altro modo, molto importante e molto difficile. La vittoria contro il Milan? Avevo detto ai miei giocatori di fare attenzione perché il Milan, per me, ha i giocatori più forti del campionato italiano. Magari non sempre giocano da squadra, ma quando lo fanno sono dolori per tutti. Come fanno a essere noni? Onestamente, non lo so".

La premier Meloni la ha chiamata per rimanere alla Roma? "No, nessuno, sono convinto delle mie scelte. E' giusto che la Roma vada avanti, che io mi faccia da parte e che si inizi un nuovo mandato. Candidarmi in politica? No, grazie. Io so i miei limiti e i miei difetti, so dove posso arrivare e dove no. Premier e allenatore sono due mestieri diversi, da tecnico studi gli avversari mentre a volte nei partiti hai avversari all'interno. Sono molto democratico, purché si faccia quello che dico io".

Per chi fa il tifo tra Inter e Napoli per la volata Scudetto? "Ho allenato entrambe, che vinca il migliore. Noi giocheremo domenica, bisognava giocare e va bene così".

Chi è stato il giocatore più forte che ha allenato? "Non lo so, dicendone uno ne farei scontenti altri. Mi astengo, da buon democristiano (ride, ndr). Referendum? Non si può dire, i miei genitori mi hanno insegnato che il voto è segreto".

E' più facile che la Roma vada in Champions League o che la Meloni si dimetta? "Noi non andremo in Champions League, ci proveremo con tutte le nostre forze ma credo che la Juventus abbia più chance di noi. Non è semplice a Venezia, è vero".

Il prossimo allenatore della Roma sarà italiano o straniero? "Posso dire che è più giovane di me".