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Pjanic: “Nel calcio non si sa mai dove si finisce, ma a Roma sto molto bene”

Il centrocampista bosniaco è stato ospite di una trasmissione su Roma TV: "Spero di vincere un trofeo che è quello che manca. Ogni settimana speriamo di rendere felici i nostri tifosi e per quello che lavoro duro tutti i giorni"

Redazione

Miralem Pjanic è stato ospite di Roma Tv nella trasmissione 'Siamo La Roma Junior'.

Durante la puntata il bosniaco ha risposto alle domande dei piccoli tifosi.

Che rapporto hai con i ragazzi e i piccoli tifosi?

Bello, ho anche io un figlio che è appassionato per il calcio. Immagino come sono loro, tutti tifosi della Roma.

Dai social ci hai fatto vedere che il tuo piccolo già gioca a pallone...

Si ha preso la febbre del calcio.

In campo trovi stressante che il Napoli abbia vinto?

Ogni partita è un po’ stressante. Adesso siamo terzi ma vogliamo essere secondi. Noi non sbagliamo niente. Vinciamole tutte e poi vediamo. Fino alla fine proviamo a prendere questo secondo posto.

Nella scelta di un trasferimento è importante l’opinione della famiglia?

Sì, è una scelta che si prende sempre con la mia famiglia anche quando sono venuto qui a Roma.

Esiste l’amicizia vera nello spogliatoio?

Sì, nel nostro è facile da capirsi da intendersi. Qui mi trovo meglio di altre squadre dove ho giocato. Tutti sono grandi amici, poi è ovvio stringi più amicizia con qualcuno rispetto ad altri.

Il tuo rimpianto calcistico?

La finale persa qui a Roma contro la Lazio.

Spalletti ti ha cambiato ruolo…

Qui a Roma ho giocato più basso o più alto ma non mi cambia, la squadra gioca un calcio molto tecnico forse cambia solo il fatto che sto più lontano dalla porta.

Come fai a battere bene così le punizione?

Lavoro tanto, voglio perfezionarmi, mi alleano con molta attenzione e forse per questo che calcio meglio degli altri.

Se potessi scegliere il tuo ruolo?

Nella posizione in cui gioco adesso o più alto. A centrocampo nella zona centrale è quella che preferisco perché gioco di più il pallone. Ora dove mi ha messo Spalletti mi trovo bene.

La gioia più grande della tua vita?

La nascita di mio figlio.

Come ti sei sentito quando hai giocato la prima volta con la maglia della Roma?

E’ stato tutto nuovo per me e anche vedere l’affetto di questa gente in questi cinque anni.

Cosa ti piace di più di Roma?

Mi piace molto il clima, c'è spesso il sole. Abbiamo tutti la fortuna di essere in una città come questa.

Speriamo che Spalletti non ti venda…

Gioco con molto piacere in questa squadra, siamo tornati ad alti livelli. Mi diverto con la squadra e con gli amici sul campo e spero che vi divertiate anche voi.

Qual’era il tuo sogno da piccolo?

Giocare da professionista a calcio in una squadra di alto livello. Ora ci sono riuscito e spero di vincere qualche trofeo.

Qual è il tuo idolo?

Zidane.

Hai molta autostima in te stesso?

La devi avere ci devi credere, avere sempre dei sogni e poi lavorare. Non pensare mai che qualcuno è è  più forte di te perché se lavori tu sarai meglio di lui.

Che si prova a segnare al Bernabeu?

Una grande empozione. Ero giovane, avevo 19 anni e siamo passati contro il Real. Abbiamo fatto una bella partita e poi ho fatto il gol decisivo.

Cosa ha dato Spalletti alla Roma?

Ha dato tanto, stiamo giocando bene. Stiamo bene come fisicamente. La squadra gioca meglio che inizio anno.

L’avversario più forte contro il quale hai giocato?

Sono tanti, contro il Barcellona per esempio ma ce ne sono tanti.

Il tuo gol più bello?

Con la Roma, forse contro il Manchetser. E poi quello contro la Lazio.

Che sensazione hai provato quando hai segnato su punzione contro la Juve?

Bella, la Juve è una grande squadra e andare in vantaggio e vedere la gente contenta è sempre una cosa bella.

Qual è il tuo hobby preferito?

Gioco spesso con mio figlio mi rilasso così quando abbiamo giorni liberi.

Tu alla Roma ti senti bene?

Sì, mi sento molto bene. Amo questa città e questa società. Spero che un giorno riuscirò a vincere titoli qui.

Chi è il più forte alla palystation nella squadra?

Sono in tanti, forse…Florenzi.

Quando hai calciato il tuo primo pallone?

Molto presto. Come dice mio padre forse tre anni.

Cosa pensi del tifosi romanisti?

Sono molto belli, la passione si vede dai più piccoli ai più anziani. Una squadra amata da tanta gente.

Quanti anni hai?

26.

Perché Dzekko ha reso così poco quest’anno?

È arrivato quest’anno ed ha bisogno di ambientarsi. Lui è un grande giocatore e lo dimostrerà con il tempo anche qui.

Cosa si prova ada vere un capitano come Totti?

È un grande giocatore, che mi ha insegnato tanto anche a me. E’ un piacere giocaare con lui.

Il tuo modulo preferito?

4-3-3. Come gioca la Roma adesso mi diverto molto. La squadra gioca bene, in maniera offensiva.

Hai un gesto prima della partita?

Io sono musulmano ed ho una mia preghiera prima di entrare in campo

Che rapporto hai con Dzeko e Zukanovic?

Molto buono, ci siamo sentiti molte volte ci danno una grande mano alla Roma

Pensi di rimanere?

Nel calcio non sai mai dove si finisce e dove vai l’anno prossimo. Ho un contratto di due anni e sto molto bene qui.

Il tuo più bel ricordo giallorosso?

Tanti successi, ma ora spero di vincere un trofeo che è quello che manca. Ogni settimana speriamo di rendere felici i nostri tifosi e per quello che lavoro duro tutti i giorni.